Spa pubbliche, dismissioni vicine Informatica Trentina sul mercato
Ict, riassetto in vista anche per Trentino Network. Nel piano presentato da Rossi c’è l’addio alle partecipazioni in Interbrennero e Trento Fiere. E una possibile fusione di Itea e Patrimonio
TRENTO. Disimissioni, è la parola d’ordine. La Provincia punta ad alleggerire il quadro delle proprie società partecipate (oggi sono 14 controllate più altre 7 nelle quali detiene delle quote), a partire dalla messa sul mercato di Interbrennero, Trento Fiere e di una quota di Informatica Trentina all’interno di un riassetto del settore dell’Information Technology. Il presidente Ugo Rossi lo ha annunciato ieri alla prima commissione del consiglio provinciale, che a inizio anno aveva chiesto un incontro proprio per parlare dei futuri indirizzi della giunta in materia. Il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti ha quindi presentato un documento sulla maggiore attività di indirizzo e coordinamento promossa dalla Provincia nei confronti delle controllate attraverso direttive che riguardano sia le spese che il personale: dalla riduzione del 60% delle spese discrezionali al blocco del turn over (tutte le assunzioni dovranno essere autorizzate dalla Provincia), fino alla composizione dei consigli di amministrazione.
Informatica Trentina e Trentino Network. Rispondendo anche a Maurizio Fugatti (Lega) che ha sollevato il tema della «concorrenza esercitata da Informatica Trentina a danno dei privati», Rossi ha ricordato che la società «è l’unica controllata ad esercitare una concorrenza nei confronti dei privati» e ha spiegato che la giunta renderà nota entro fine anno un’ipotesi di riassetto complessivo. Tenendo conto di due fattori. Il primo – ha spiegato Rossi – è che dopo la destrutturazione di Trentino Network e l’avvenuta posa della dorsale in fibra ottica, è ragionevole concentrare alcune attività relative alle reti e all’assistenza tecnica all’interno di Trentino Network, anche con il conferimento di un ramo d’azienda. «Ci sono poi quote di attività di mercato - ha continuato il presidente - per le quali Informatica Trentina oggi è in concorrenza sul mercato, che intendiamo dismettere, mentre la gestione dell’informatica pubblica resterebbe in Informatica Trentina». Questo percorso, ha precisato Rossi, avrà bisogno di confronto con le parti sindacali e con il mercato stesso.
Interbrennero e Trento Fiere. Novità anche per altre due controllate, Trento Fiere e Interbrennero, che operano nel campo fieristico e dell’intermodalità. «Non trattandosi di attività strumentali dell’ente pubbliche - ha spiegato Rossi - non ha senso una partecipazione della Provincia e per questo occorre aprire una discussione sulle dismissioni, nel caso di Interbrennero dopo una verifica anche con l’A22». «Con questo - ha concluso il governatore - andremo a completare il processo di riorganizzazione avviato nella scorsa legislatura, modificato per il settore del turismo (dove è rinata Trentino Marketing, come newco dentro Trentino Sviluppo, ndr) e completato con una semplificazione dell’area della società controllata da Trentino Sviluppo (Arca, Progetto Manifattura e Distretto del porfido)».
Itea e Patrimonio. Sollecitato da Rodolfo Borga (Civica Trentina) sulle sorti di Itea, Rossi ha risposto che la giunta sta riflettendo su come arrivare «ad una valorizzazione non solo finanziaria ma anche gestionale del patrimonio immobiliare» e in questa riflessione rientra anche l’ipotesi di una fusione tra Patrimonio spa e Itea. Un ragionamento di lungo respiro, mentre per il momento - per quanto riguarda l’Itea - il presidente ha confermato che la strada maestra percorsa dalla Provincia resta quella di una modifica legislativa che equipari Itea agli altri istituti che godono di un trattamento fiscale più favorevole («Ne ho parlato con il viceministro Morando», ha detto), soluzione che darebbe maggiori garanzie al personale; in subordine resta l’ipotesi di un ritorno di Itea a ente strumentale.
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