ALTO GARDA

Sorpresa: è «sparito» il divieto per i cani sulle spiagge di Riva

Col nuovo regolamento di polizia urbana non è più in vigore l’ordinanza: l’accesso è quindi consentito Mosaner: «Stiamo preparando il nuovo testo». In futuro ci sarà solo l’apertura serale, come a Torbole


Matteo Cassol


RIVA. È tornato in vigore il divieto di portare i cani sul lungolago rivano, come ogni anno dall'1 giugno al 30 settembre. Anzi no. C'è infatti una piacevole sorpresa - anche se molto probabilmente solo temporanea - per i tanti amanti degli amici a quattro zampe che da tempo si lamentano per l'impossibilità di passeggiare in spiaggia con "Fido" per tutta la bella stagione: al momento, in barba a eventuali cartelli, non è in vigore alcun provvedimento che limiti l'accesso al litorale, quindi il lungolago rimane accessibile come lo è stato da ottobre in avanti.

Com'è possibile? Perché, dopo l'adozione del regolamento di polizia urbana, si è originato un "vuoto normativo" specifico, o meglio, è venuto meno lo specifico stop ai quadrupedi in spiaggia: con l'entrata in vigore (dal settembre 2013) del nuovo regolamento di polizia, in base all'articolo 61 del testo approvato ha cessato di avere efficacia, tra le altre, l'ordinanza del maggio 1996 concernente circolazione e accompagnamento dei cani nel territorio comunale, quella che rendeva appunto off-limits il litorale. Ora, in base all'articolo 28 comma 3 del regolamento, «ai cani, accompagnati dal loro detentore, è consentito l'accesso a tutte le aree pubbliche e d'uso pubblico, compresi i giardini e i parchi, salvo quanto previsto dal comma 5 del presente articolo (che recita «è vietato l'accesso ai cani in aree destinate e attrezzate per particolari scopi, come le aree giochi per bambini, nelle scuole e loro pertinenze funzionali, nei luoghi di culto e nei locali adibiti a pubblici uffici o servizi», ndr) e salvo il divieto stabilito con ordinanza del sindaco. Un divieto che per il lungolago non c'è più, in attesa della nuova ordinanza. Circostanza confermata dal sindaco Mosaner. «È in vigore il regolamento - spiega - che anche sul tema dei cani fa delle prescrizioni precise, quindi non si può parlare di vuoto normativo, ma non è ancora stata emessa la nuova ordinanza che gli uffici stanno valutando per far sì che sia in conformità anche con gli altri comuni litorali. Con la precedente amministrazione ad aprile avevamo adottato un orientamento: ora sottoporrò il tema anche alla nuova amministrazione perché venga condiviso velocemente e poi usciremo con un'ordinanza complessiva più o meno in linea con quella di Nago-Torbole (che prevede aperture serali del lungolago, ndr) che comprenda anche ragionamenti sulle aree cani». Qualcuno si è lamentato per la presenza di cartelli "ingannevoli": «C'è forse qualche cartello di legno residuo, ma la cartellonistica vera e propria non è presente, perché i divieti di per sé non ci sono. Come peraltro - fa notare Mosaner, per il disappunto di chi magari il divieto inesistente l'aveva rispettato per consuetudine - non c'erano nemmeno l'estate scorsa».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.