Segnaletica per mtb, adesso arrivano i cartelli con i divieti
Garda Trentino ha confermato il posizionamento Nei giorni scorsi l’appello dell’ex presidente della Sat di Arco
ALTO GARDA. Era stato uno dei passaggi più significativi della relazione di congedo di Fabrizio Miori, ormai ex presidente della Sat di Arco. Un passaggio perfettamente in linea con il suo mandato, durante il quale ha picchiato forte sul rispetto dei sentieri da parte delle mountain bike, diventate negli ultimi anni una delle principali fonti da cui attinge il turismo dell’Alto Garda. Miori il 4 febbraio scorso aveva chiesto a Garda Trentino il rispetto dell’accordo che prevedeva l’apposizione dei cartelli di divieto su una serie di percorsi emersi in un tavolo di lavoro dove si sono seduti tutti i rappresentanti di settore.
Ieri Garda Trentino, con una nota dove ha ripercorso la complessa evoluzione del difficile rapporto tra escursionisti e bikers, ha confermato che, in parallelo al posizionamento della segnaletica sui 44 sentieri, verranno apposti anche i divieti: «Nell’autunno scorso - si legge nel documento - è cominciata l’opera di tabellazione dei percorsi autorizzati dalla Provincia, attraverso il posizionamento dei cartelli segnavia approvati dal Servizio Turismo. Completata la posa in opera del primo lotto, realizzata in collaborazione con le associazioni di biker locali, l’Apt sta realizzando la segnaletica per il secondo e ultimo lotto di lavori, che saranno completati entro l’inizio della nuova stagione.
Saranno posizionati contestualmente i cartelli segnavia, quelli di divieto e anche i cartelli che, in presenza di divieti, indicheranno ai biker un percorso alternativo consigliato per completare il tracciato». «Al momento - prosegue Garda Trentino - sono in atto, secondo le indicazioni del progetto Outdoor Park Garda Trentino, lavori di manutenzione a cura della Forestale e del Ssova (Servizio sostegno occupazione e valorizzazione ambientale) su alcuni dei sentieri autorizzati. Rimane inoltre costantemente aperto il tavolo di lavoro tra Bgt(Bike Garda Trentino, realtà associativa locale) e tutte le parti in causa per un dialogo e un confronto continuo sulla situazione: la nuova Rete dei percorsi Mtb può essere a tutti gli effetti considerata come un punto di partenza, suscettibile quindi di essere modificata e allargata, aggiungendo nuovi tracciati o proponendo itinerari alternativi a quelli su cui sono stati imposti i divieti della Provincia.
A tale proposito si sta già lavorando su proposte per nuovi trail. Dallo scorso autunno - prosegue la nota - è aperto anche un tavolo di confronto con il comune di Malcesine e la società della Funivia del Baldo per studiare collegamenti bike tra Garda Trentino e Malcesine, superando l’ostacolo della Riserva integrale del Baldo, preclusa alla Mtb».