Scuola, c’è il contratto per 8 mila docenti
Firmato da sindacati e Provincia: 93 euro mensili di aumento. Fondo incentivante anche ai supplenti
TRENTO. Firmato all’Apran il nuovo contratto per circa 8.000 docenti trentini. L’aumento in busta paga sarà di 93 euro medi mensili lordi, di questi una parte (circa 58 euro) andrà sulla retribuzione tabellare allineando gli stipendi al nazionale e l’altra parte sull’«assegno di flessibilità» (annuale) che passa da 710 euro a 1000 euro, una sorta di indennità che riconosce il carico degli insegnanti trentini. Un milione di euro sul Fuis, il fondo incentivante per il trilinguismo.
Accanto agli adeguamenti tabellari previsti dal contratto nazionale, sono state previste alcune integrazioni migliorative provinciali.
Queste ultime ammontano a 4,8 milioni ogni anno, per integrare l'assegno di flessibilità, ampliandolo anche ai «supplenti brevi» con almeno 180 giorni di servizio, ed il Fondo incentivante. A questa somma si aggiunge l’attribuzione ai docenti di una somma, a titolo di "una tantum", per ciascuno dei due anni del biennio 2016 – 2018.
«È una firma importante di un contratto per lungo tempo atteso, che rappresenta una tappa di una stagione di grandi innovazioni, richieste al personale della scuola trentina», sottolineano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Fgu-Gilda.
Soddisfatto anche il governatore Ugo Rossi: «Questo contratto completa una stagione di grandi investimenti e innovazioni nel mondo della scuola trentina: dal varo di progetti sfidanti nel campo dell’apprendimento delle lingue e dell’approccio duale nell’insegnamento, alle stabilizzazioni che hanno visto crescere gli organici. Abbiamo chiesto alla scuola di dare di più per migliorare le possibilità dei nostri ragazzi di essere competitivi nel mercato del lavoro. Con questo contratto riconosciamo questo impegno e rinnoviamo la visione di un Trentino come terra delle opportunità».
Le parti si ritroveranno entro 60 giorni per definire part-time, codice disciplinare, maternità.