Scout, ecco i primi "lupetti" musulmani

Apre la sezione cittadina degli scout islamici: «Campeggi insieme all'Agesci»


Chiara Bert


TRENTO. Hanno da 6 a 13 anni, vogliono imparare a montare una tenda nel bosco, accendere il fuoco, riconoscere le tracce degli animali. Veri «lupetti» con il fazzoletto colorato al collo. Solo musulmani. A Trento apre la prima sezione degli scout islamici: per ora accoglierà 24 ragazzini. «L'obiettivo - spiegano - è creare buoni cittadini».

Nessuna barriera, anzi piena collaborazione con gli scout cattolici. Zouhaier Chebbi, 41 anni, di origini tunisine ma a Trento dal 1990, fa parte del direttivo nazionale dell'Asmi (associazione scout musulmani italiani): «Con l'Agesci, ma anche con l'associazione scout laica Cngei - spiega - negli ultimi anni abbiamo fatto insieme la formazione dei capi scout e collaborato benissimo. I bambini si sono incontrati in qualche campeggio e dopo poche ore sembrava si conoscessero da anni. Lavoreremo ancora insieme, perché i valori scout sono comuni e vanno oltre le religioni. Non c'è nessuna barriera».<

Si comincia dai «lupetti», per poi strutturare anche gli altri livelli con i ragazzi più grandi. «L'idea è nata nel 2007 - spiega Chebbi - partendo dalle esigenze delle famiglie musulmane che anche a Trento sono in costante aumento. L'obiettivo per noi, come per tutti gli scout, è creare dei buoni cittadini, insegnare ai bambini ad essere autonomi, ad arrangiarsi, avere la schiena dritta ed essere d'aiuto agli altri». Ma allora perché fare un'associazione scout solo musulmana, senza mescolarsi con gli altri scout? «In Italia abbiamo dei bambini di famiglie islamiche che si sono iscritti all'Agesci. Qualche problema può emergere nei momenti di preghiera, o nell'alimentazione. Noi siamo una cinquantina di giovani e abbiamo voluto iniziare questa esperienza».

La sede è a Gardolo, «ma non il centro culturale contestato e ancora chiuso», chiarisce subito Chebbi, «useremo uno spazio che abbiamo in affitto, anche se l'idea, finché il tempo ce lo permette, è di fare delle gite all'aperto». Inizialmente le riunioni saranno a settimane alterne, di sabato: «Molti dei nostri bambini vanno a scuola di arabo, cerchiamo di tenere conto della scuola e di questi loro impegni».

Questo weekend ci sarà la festa di esordio della sezione cittadina: appuntamento dalle 14 di sabato alla struttura di Pralungo, a Cortesano. Ci sarà il ricevimento dei bambini, la presentazione delle attività ai genitori, e poi giochi, sport, un falò notturno, la colazione insieme la domenica mattina. Un esempio di normalità e di integrazione, partendo dai più piccoli. Un passo concreto sulla strada della convivenza.













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