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Scivola dall’impalcatura, gravissimo

Dramma al Giro della Bolghera: Giovanni Paolini, 69enne bolognese, stava smontando il palco della gara ciclistica: è in rianimazione in prognosi riservata



TRENTO. La gara ciclista, il classico «Giro della Bolghera», era terminata. Tutti i corridori arrivati, le medaglie consegnate e le strade liberate. A lavorare, sotto la pioggia, erano rimasti sono Giovanni Paolini, titolare della «Bike service» di Bologna, e due suoi dipendenti che stavano smontando il palco in via Vicenza, luogo di partenza e di arrivo della competizione. Pioggia fastidiosa ma soprattutto insidiosa. E pare che sia stata la patina scivolosa sul pavimento di metallo ad aver causato la rovinosa caduta sull’asfalto di Paolini. Un volo di almeno un paio di metri e l’uomo (bolognese di 69 anni) ora è ricoverato in rianimazione al Santa Chiara in gravissime condizioni. L’allarme (erano circa le 18.30) è stato dato immediatamente - in via Vicenza in quel momento c’erano anche un paio di volontari dell’organizzazione - e nel giro di una manciata di minuti sul luogo dell’incidente c’erano due ambulanze e l’automedica. Le condizioni di Paolini sono apparse da subito molto gravi. Incosciente, era in arresto cardiaco, ma la lunga manovra di rianimazione ha fatto tornare a battere il cuore. È stato quindi portato immediatamente al pronto soccorso dove i primi esami hanno evidenziato un grave trauma cranico. Il quadro clinico appare compromesso e l’uomo è stato accolto nel reparto di rianimazione del Santa Chiara dove è tenuto sotto costante controllo medico. Le prossime ore saranno cruciali per capire quali saranno le conseguenze dell’infortunio.

«Collabora con noi da molto tempo - spiegava ieri Giuseppe Zoccante, storico presidente del “Giro della Bolghera” accorso sul luogo appena saputo dell’incidente - Giovanni è una bravissima persona e la sua azienda, la Bike service, è sempre una garanzia, sono ottimi lavoratori. Lavorano molto, oggi (ieri per chi legge) ad esempio la stessa ditta era impegnata anche per la finale della “Coppi Bartali” e in generale lavorano per le più prestigiose gare ciclistiche italiane». E anche Zoccante è in attesa di avere notizie dall’ospedale, di sapere l’evoluzione clinica per Paolini.

Sul luogo dell’infortunio sono intervenuti anche i carabinieri. A loro il compito di ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo. In base alle prime informazioni raccolte, Paolini era al lavoro sul palco di via Vicenza. Assieme ai dipendenti lo stava smontando. Un’operazione resa più difficoltosa dalla pioggia che cadeva copiosa. Cosa sia effettivamente successo, non è ancora chiaro, ma pare che l’uomo (che risiede ad Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna) sia improvvisamente scivolato cadendo di schiena a battendo rovinosamente la testa sull’asfalto. Tutto è successo in un attimo, nessuno ha avuto la possibilità di fare qualcosa per evitare l’incidente. Paolini era a terra, incosciente. In pochi minuti sono arrivati i sanitari che si sono presi cura di lui e lo hanno quindi portato al Santa Chiara. Non è chiaro se l’infarto sia stato una conseguenza della caduta, oppure se sia stato l’improvviso colpo al cuore a causare la caduta stessa, un volo di almeno un paio di metri. Aspetti, questi, che al momento appaiono secondari.

Ora si attendono solo notizie dai medici che ieri sera non avevano ancora sciolto la prognosi per questo imprenditore e grande appassionato di ciclismo rimasto ferito al termine di una gara che si era svolta senza imprevisti. Se non la caduta di alcuni atleti (almeno quattro quelli che sono poi andati al pronto soccorso, ma per trami lievi) che si trovavano in gruppo e sono caduti uno dopo l’altro come le tessere di un domino. (m.d.)

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