Schützen, 200 mila euro in due anni dalla Provincia per le divise
La Provincia ha speso 200 mila euro in due anni per comprare le divise a 27 compagnie di Schützen trentini. Lo ha spiegato l'assessore alla cultura Franco Panizza rispondendo a un'interrogazione del consigliere Leonardi
TRENTO. I cappelli piumati costano cari. La Provincia ha speso 200 mila euro in due anni per comprare le divise a 27 compagnie di Schützen trentini. Lo ha spiegato l'assessore alla cultura Franco Panizza rispondendo a un'interrogazione del consigliere Giorgio Leonardi. Per le divise di bande, cori, gruppi folcloristici e Schützen la Provincia aveva stanziato 3 milioni in 3 anni. Agli Schützen va circa il 10 per cento dei soldi stanziati per le divise di bande, gruppi folcloristici e cori. Ai cappelli piumati sono finiti 117.289 euro nel 2009 e altri 82.027 euro nel 2010. Quest'anno, poi, agli Schützen sono finiti anche 5.364 euro per iniziative culturali. In tutto ai cappelli piumati sono finiti, quindi, più di 204 mila euro. A beneficiare degli aiuti provinciali sono state 27 compagnie. La Provincia finanzia fino al 60 per cento la spesa per le divise. Questo in considerazione del loro costo. Infatti, una divisa da Schützen costa, come minimo, 1.500 euro. Un bel salasso per le casse provinciali. L'assessore Panizza, però, spiega che i contributi non solo hanno lo scopo di assicurare l'immagine del Trentino, ma anche quello di assicurare lavoro a una fascia di alta sartoria specializzata nella confezione di costumi. La Provincia ha stipulato un'apposita convenzione con la Federazione delle Compegnia degli Schützen dei Tirolo meridionale. La convenzione è valida fino al 31 dicembre 2011. Lo scopo è quello di sostenere, in modo coordinato ed efficace, i progetti delle compagnie associate alla Federazione volti a dotare il gruppo di costumi e divise qualificate. La Federazione si impegna a raccogliere i fabbisogni delle varie compagnie, corredati dai preventivi, predispone la graduatoria e presenta le domande di contributo. La Provincia, dal canto suo, riconosce un contributo pari al 30 per cento della spesa effettivamente sostenuta per costumi o divise. Il contributo, però, sale al 60 per cento nel caso di dotazione di costumi o divise tipici del luogo, conformi a fogge individuate e adeguatamente documentate a seguito di uno specifico studio storico-culturale. La Federazione individua gli interventi finanziabili valutando gli studi presentati dalle varie compagnie Schutzen associate e predispone la graduatoria preferendo gli interventi volti alla dotazione di divise per tutto il gruppo e privilegiando i preventivi con la spesa maggiore. In altre parole, sono stati messi in cima alla graduatoria le richieste di contributo più alte. Usando un vecchio adagio, si può dire che chi più spende meglio spende. La graduatoria, comunque, non è servita nel senso che sono state finanziate tutte le richieste. Nel 2009 i soldi sono finiti a 12 compagnie, nel 2010 a 15 compagnie. Nel solo anno in corso sono stati stanziati 618 mila euro per rifare le divise ai gruppi bandistici e ai cori, oltre che ad altre associazioni culturali del territorio. La Federazione degli Schützen ha ricevuto 82 mila euro a fronte di una spesa ammessa di 136 mila. La più sostanziosa è stata quella della compagnia di Roncone (comune di Lardaro) che per la realizzazione di 34 divise da uomo complete e di due divise da donna ha presentato un preventivo di 42 mila euro, finanziato al 60%, con un esborso dalle casse pubbliche di 25 mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA