TRENTO

Santa Maria senz’auto, l’Upt boccia il progetto

Il capogruppo Ducati: «Un errore, aggraverà il problema dei parcheggi in centro». I dubbi dei commercianti: «Troppo pochi per i clienti 15 minuti di disco orario»


Valentina Zeni


TRENTO. «Parcheggiare in centro storico a Trento è diventato impossibile ed eliminare gli stalli da Piazza Santa Maria Maggiore è un errore che aggraverà ulteriormente il problema». A bocciare il progetto di riqualificazione della piazza, presentato mercoledì dal sindaco Andreatta a Palazzo Geremia, è il capogruppo Upt in consiglio comunale Massimo Ducati. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio ad interpretazioni: a Trento, secondo Ducati, il numero di parcheggi è insufficiente a garantire una copertura dei bisogni di tutti e la cancellazione di quelli del centro storico, i più richiesti, andrebbe preventivamente discussa. Una lacuna che, per il consigliere, non tiene conto delle esigenze dei cittadini e dei residenti del centro.

Qualche perplessità in merito al progetto di piazza Santa Maria Maggiore il consigliere Upt l'aveva mostrata già all’inizio dell’estate, prima con un'intervento in aula in occasione della trattazione della delibera relativa alla variazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014, poi con un ordine del giorno approvato all'unanimità. Ducati ricorda che il 6 giugno aveva infatti chiesto se gli interventi di riqualificazione dell'area avrebbero comunque garantito un certo numero di parcheggi o se, in alternativa, sarebbero state trovate altre soluzioni per soddisfare le esigenze dei residenti. «In aula il sindaco Andreatta si era impegnato a mantenere alcuni parcheggi, ma non ha rispettato la promessa fatta», lamenta Ducati.

«A questa prima interrogazione era seguito un ordine del giorno con il quale avevo chiesto che, prima di procedere con i lavori, il progetto di sistemazione del settore urbano di Santa Maria Maggiore venisse sottoposto al vaglio della commissione competente, affinché potessero essere accolte eventuali obiezioni sollevate da parte dei consiglieri comunali». La soluzione individuata al problema degli stalli, secondo Ducati, è poco efficace: «È chiaro che si tratta di un ripiego - spiega - la creazione di parcheggi con disco orario di quindici minuti in Via Prepositura non è sufficiente neanche per gli esercenti presenti nella piazza».

Dal canto loro, gli operatori commerciali della zona hanno infatti già manifestato la loro preoccupazione: «Se la gente non troverà posto, andrà altrove. L'amministrazione ci ha garantito dei parcheggi in via Rosmini, ora staremo a vedere», dice Francesca Rizzoli, titolare della Fioreria da Aldo. Per Debora Depaoli, titolare del negozio di calzature Pediform, quindici minuti sono troppo pochi: «Abbiamo clienti anziani o con problemi di deambulazione, ci serve almeno mezz'ora per concludere una vendita». Secondo Rizzoli, se non verranno predisposti degli stalli nelle vicinanze, il danno potrebbe essere notevole: «Dove dovrebbero sostare i clienti per acquistare qualcosa di ingombrante, ad esempio una pianta?».

Un’efficace soluzione al problema dei parcheggi potrebbe essere individuata nell'assegnazione ai residenti degli stalli presenti al secondo piano interrato della Facoltà di Lettere di via Tomaso Gar. Nel corso della precedente legislatura, infatti, era stato siglato un accordo tra Università e Comune per l'utilizzo di circa un centinaio di posti, ma ad oggi non è ancora stato concretizzato.













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