Salute mentale, curati quasi 23 mila utenti 

Ieri a Sanbapolis una giornata di “porte aperte”. Destefani: allarme per le dipendenze



TRENTO.. Un quinto della popolazione trentina ha a che fare direttamente o indirettamente con l’Area di Salute Mentale che ieri al teatro Sanbapolis ha festeggiato il suo primo anno di attività. Dai dati forniti nella sua relazione, il responsabile, dottor Renzo Destefani, risulta che gli utenti totali sono 22.693 (7836 per il servizio di psichiatria, 4732 per quello di neuropsichiatria infantile, 6019 per la psicologia clinica, 3826 per il sevizio dipendenze e alcologia e 280 per disturbi comportamenti alimentari. “Se a questo dato affianchiamo quelli relativo alle famiglie coinvolte si arriva ad un dato allarmante che però rende bene le dimensioni del fenomeno. I professionisti coinvolti sono 456 senza considerare le cooperative e le realtà di sostegno”.

L’obiettivo primario dell’area è quello di coordinare creando delle sinergie tra le varie realtà coinvolte, favorendo un’integrazione tra territorio e ospedale, ma anche con la popolazione che talvolta è chiamata a convivere con i residente delle case alloggio. Allargare il più possibile l’area di interesse anche con la creazione di gruppi misti di lavoro. “Quello che si deve assolutamente evitare è l’isolamento, ma al contrario delle buone pratiche per far diventare l’area un patrimonio comune”. Per Destafani si deve creare il giusto equilibrio tra l’esperienza professionale e quella esperienziale, perché anche il paziente possa diventare una parte attiva del percorso di cura: “Controllo e potere devono cominciare a passare dalle mani di coloro che forniscono le cure, alle mani di coloro che le ricevono”. Sono stati sei i gruppi di lavoro attivati nell’ambito dell’area composti da professionisti, utenti e famigliari e questo primo anno d’attività, diventerà materia di studio per una positiva progressione del servizio. (d.p.)













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