Rovereto: sequestra la ex fidanzatae si barrica in casa, arrestato

Dapprima si è asseragliato in casa con la sua ex fidanzata, poi all’arrivo dei poliziotti si è rinchiuso nel bagno e, una volta sfondata la porta, con tutta la sua forza si è scagliato contro quattro agenti tutti finiti al pronto soccorso. Alla fine è stato arrestato



ROVERETO. Sequestro di persona, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti. E’ lungo e pesante l’elenco delle ipotesi di accusa nei confronti di Giorgio Sandrinelli, 26 anni, protagonista di una movimentata mattinata a Ravazzone di Mori conclusasi con l’arresto del giovane esagitato. Dapprima si è asseragliato in casa con la sua ex fidanzata alla quale ha sottratto le chiavi, poi all’arrivo dei poliziotti si è rinchiuso nel bagno e, una volta sfondata la porta, con tutta la sua forza si è scagliato contro quattro agenti tutti finiti al pronto soccorso con escoriazioni e contusioni.
Erano passate da poco le nove quando alla 113 è arrivata la telefonata di una ragazza che chiedeva l’intervento di una pattuglia della polizia. Cos’era successo? Perché c’era bisogno della polizia? Sandrinelli poco prima si era recato in casa della giovane ex fidanzata alla quale è ancora legato da amicizia. Un incontro iniziato in traquillità e degenerato poi, non si sa per quale motivo, in una discussione sempre più vivace. Tanto che, come hanno poi accertato gli agenti, alla richiesta della ragazza di andarsene, il giovane ha risposto chiudendosi in casa e togliendo le chiavi della serratura. Insomma, l’ex fidanzata si è trovata sequestrata nella propria abitazione assieme a lui.
Discussioni e urla che arrivavano dall’appartamento hanno messo in allarme i due poliziotti arrivati per primi che hanno chiesto quindi l’intervento di altri due colleghi. Dopo che tutti i tentativi per convincere il giovane ad aprire sono andati a vuoto sono stati fatti intervenire anche i vigili del fuoco. I quali poi hanno forzato la porta di casa. Ma una volta che gli agenti sono entrati nell’appartamento, Sandrinelli si è rifugiato in bagno rinchiudendosi a chiave.
Altre trattative, altra opera di convincimento. Ma nulla da fare. Con una preoccupazione ulteriore per i poliziotti: che Sandrinelli fosse ad esempio armato o che potesse magari compiere un gesto inconsulto. Sfondare la porta e bloccare il giovane: questo hanno deciso di compiere gli agenti del commissariato di Rovereto. Ma non avevano fatto i conti con la furia di Sandrinelli. Tutti e quattro sono stati assaliti e a fatica sono riusciti ad immobilizzare il giovane che con tutta la sua forza si è scagliato contro i poliziotti. Calci e pugni, spintoni e strattonamenti, un parapiglia nel quale hanno avuto la peggio gli agenti finiti poi al pronto soccorso per le contusioni e le ferite: tutti hanno una prognosi tra i 5 e i 12 giorni.
E come se non bastasse anche una volta ammanettato e caricato sull’auto ha preso a calci l’abitacolo danneggiandolo. Per Sandrinelli si sono così aperte le porte del carcere. Sequestro di persona, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti: di questo dovrà rispondere lunedì in tribunale.

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