Rovereto: rifiuti, «non vogliamo il raddoppio della Pasina»
Il sindaco Miorandi: il vertice con la Provincia si fa qui, perché qui va risolto il problema
ROVERETO. La Pasina vuole raddoppiare l'impianto di compostaggio? Non se ne parla nemmeno fino a che non si risolvono i problemi legati alle emissioni odorose che hanno fatto scattare il sequestro. Sia ben chiaro, dice il sindaco Andrea Miorandi, che in queste condizioni non si può andare avanti. E il Comune, a questo punto, vuole diventare il regista di tutta l'operazione per garantire una città libera dalle puzze del Navicello. Giorni impegnativi per il sindaco, dopo il sequestro da parte della Procura, che sta affrontando un'emergenza ereditata dal passato. Ma ora il Comune non vuole più avere un ruolo secondario rispetto alla Provincia: «Sono stato nominato custode della Pasina e voglio prendere in mano io la situazione nel rispetto dei ruoli altrui. Lo avevo promesso in campagna elettorale e l'ho fatto poco dopo il mio insediamento incontrando la Provincia per sollecitare interventi decisi. E recentemente ho incontrato anche la proprietà. Ora - afferma Miorandi - chiamerò Pacher per fare una riunione qui a Rovereto e non a Trento, perché è qui che si gioca la partita». Ci prepariamo ad un braccio di forza con la Provincia? «No, nessuna prova di forza, ma mi pare logico, per dare un senso alle cose, che se il problema è a Rovereto, va risolto qui confrontandoci tutti insieme, facendo dei sopralluoghi, individuando le soluzioni possibili perché la città non debba più vivere costantemente con la puzza». E tanto per non perdere tempo, Miorandi ha nominato un superconsulente in materia di impianti di compostaggio, Francesco Codato del Consorzio italiano compostatori: «Lui dovrà venire al tavolo per essere un supporto tecnico fondamentale dal quale potranno venire indicazioni e prescrizioni necessarie per riavviare l'impianto. Indicazioni di carattere tecnico ma anche sul modello di gestione per evitare altri problemi. Perché - taglia corto Miorandi - vogliamo dire basta puzza a Rovereto». A proposito è proprio la Pasina l'origine degli odori dal Navicello? La riprova l'avremo in questi giorni di chiusura. Chiusura che comporterà il trasferimento dell'umido fuori provincia con un aumento dei costi per lo smaltimento. E i costi andranno ad ingrossare la bolletta tanto che è sempre l'utilizzatore finale a farne le spese. Ma la Vallagarina è destinata a rimanere la pattumiera del Trentino? Eh no, ribatte il sindaco, nessuno lo vuole. E lo dice chiaramente anche a chi (Lega e Verdi) scendono in piazza contro inceneritori e impianti di compostaggio: «Dovete assumervi le vostre responsabilità se non volete che i rifiuti di mezza provincia arrivino qui. E' facile protestare e dire di no a tutto, è facile scaricare i rifiuti sugli altri, ma dobbiamo avere la consapevolezza che gli impianti, nel rispetto delle norme, devono essere realizzati. Se si realizza il compostaggio a Cadino le cose si raddrizzeranno anche da noi. Noi comunque diciamo no al raddoppio della Pasina in queste condizioni: ci opponiamo fino a che non si risolve il problema degli odori. La mia battaglia non è contro la Pasina, ma contro gli odori che invadono la città e ai quali dico basta».
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