Rovereto: rapina Marangoni, evade il capo
Ylli Ndoj fugge con altri due galeotti dal supercarcere di Voghera. Con il lenzuolo
ROVERETO. Ylli Ndoj, uno dei capi della gang albanese che nel novembre 2004 rapinarono la villa di Gianni Marangoni e che per mesi seminarono il terrore nel nord Italia, è fuggito dal carcere di Voghera assieme ad altri due connazionali pericolosi. Già partita la caccia all'uomo.
Voghera è un istituto di pena per reclusi in regime di alta sicurezza. Ma le misure non sono state sufficienti per evitare che l'oggi trentaquattrenne Ylli Ndoj, assieme a Leonard Mirtai, 32 anni, in carcere per sequestro di persona ed estorsione, e Dritan Rexhpai, 31 anni, detenuto per tentato omicidio, si calassero con il classico sistema delle lenzuola annodate da una finestra del cortile, dopo averne segato le sbarre. La clamorosa evasione è avvenuta giovedì pomeriggio, durante l'ora d'aria, mentre i tre banditi si trovavano nel cortile assieme ad altri detenuti. Appena fuori, i tre si sono dati alla fuga correndo nei campi della periferia ovest di Voghera, fino ad incrociare una strada. Qui hanno bloccato una Hyunday Terios condotta da una donna, che i tre hanno costretto a scendere impadrinendosi del mezzo con il quale sono ripartiti a tutta velocità. In quella zona, a pochi chilometri di distanza, si trovano i caselli autostradali della Milano-Genova e della Torino-Piacenza, una via di fuga comoda, ma non è escluso che il terzetto di criminali abbia scelto altre vie per allontanarsi. In ogni caso, i posti di blocco disposti dalle forze dell'ordine nel Pavese, e tra Tortona e Piacenza non hanno dato alcun riscontro.
Ylli Ndoj ha così imitato il fratello Klodian, fuggito nel 2005 dopo due mesi di detenzione dal carcere di San Vittore, bucando il muro e calandosi con le lenzuola annodate. Ma Klodian finì nei guai anche in Spagna, dove era riparato: venne arrestato per altri reati ed estradato in Italia. Sia Ylli che Klodian Ndoj facevano parte del commando che tra la fine del 2004 e l'inzio del 2005 assaltò non meno di una cinquantina di ville nel Nord Italia, tra le quali quella di Gianni Marangoni. Catturato a Milano grazie alla polizia trentina e all'indagine dell'allora pm roveretano Marco Gallina, fu condannato a 28 anni e 6 mesi. Avrebbe finito di scontare la pena nel 2033
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