Rovereto: Pasina sequestrata, cumuli di compost da smaltire

La procura potrebbe nominare un amministratore giudiziario


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Con la Pasina sotto sequestro la puzza che arrivava dal Navicello sembra sparita. Ma, è il dubbio, oltre alle fastidiose emissioni odorose, dall'impianto di compostaggio uscivano sostanze inquinanti dannose per la salute? Analisi specifiche, ammette l'Agenzia provinciale per l'ambiente, non sono mai state svolte sull'impianto al Navicello. Se dunque non esistono misurazioni specifiche dal biofiltro della Pasina, in altri impianti simili, fa sapere l'Appa, non sono stati riscontrati problemi di inquinamento. L'odore, quindi, non è un inquinante, semmai soltanto (e non è poco) un problema di fastidio. E come per altri impianti industriali, sempre secondo l'Agenzia per l'ambiente, le emissioni di polveri sono entro i limiti stabiliti dalla legge. Alla Pasina sotto sequestro da una settimana restano ancora cumuli di compost da smaltire. Il procuratore capo Rodrigo Merlo ha autorizzato il titolare Luciano Bonora (indagato) a svolgere esclusivamente le attività necessarie per il ripristino delle condizioni igieniche della Pasina, mentre spetta all'amministrazione pubblica tenere sotto controllo la situazione per verificare la pulizia dei piazzali e dello stabilimento. In sostanza il sindaco, nominato custode giudiziario, in quanto responsabile della salute pubblica deve adoperarsi per accellerare al massimo le operazioni. Ma se ciò non avvenisse in tempi brevi la procura potrebbe nominare un amministratore giudiziario per garantire gli interventi autorizzati dal pubblico ministero perché l'esposizione del materiale sul piazzale è reato. Per quanto riguarda il dissequestro parziale di un'area non interessata all'attività di compostaggio, il procuratore ha chiesto al Comune di verificare se la zona non sia coinvolta da violazioni amministrative o se nella gestione dell'area siano riscontrabili violazioni. Dopodiché potrà prendere una decisione.

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