Rovereto, Apt contro Comune: no al trasloco

Braccio di ferro per la nuova sede al Trade Center già finanziata dalla giunta



ROVERETO. L'Apt cambia sede? A giudicare dalla delibera del Comune, che stanzia 366 mila euro per farla traslocare al Trade Center si direbbe di sì. Ma, curioso a dirsi, della decisione della giunta non è stato informato il consiglio direttivo dell'Azienda. La presidente Enrica Bettini si arrabbia: «Siamo ancora in attesa di una comunicazione formale rispetto ai costi dell'operazione». E il cda dell'Apt blocca tutto: per ora, niente trasferimento.

Della delibera, scrive Enrica Bettini, l'Apt l'ha appreso dalla stampa. «Preciso che il consiglio d'amministrazione dell'Azienda non ha preso nessuna decisione formale per lo spostamento della sede». E poi ripercorre la vicenda della sede, a partire dalla vendita della palazzina di via Dante, nel 2005, per una somma di 500 mila euro. «Tale somma - spiega la presidente - è stata versata nelle casse provinciali con il proposito che qualora l'Azienda avesse individuato una sede adeguata più centrale, sarebbe stata messa a disposizione per il nuovo acquisto. Quindi la somma non è frutto di un contributo provinciale, ma soldi sacrosanti dell'Azienda.

La cifra riportata (i 366 mila euro) è quella che la Provincia ha messo a disposizione dell'Apt attraverso le casse del Comune per riqualificare la sede». Vero è, prosegue Bettini, che il Comune ha messo a disposizione dell'Apt degli spazi al Trade Center «dopo che in maniera unilaterale ha deciso che la sede dell'Apt non poteva essere ospitata al palazzo ex Chesani». L'amministrazione l'aveva ritenuto «poco rappresentativa» per l'Apt, così in sostituzione propose «la prestigiosa sede di palazzo Alberti. L'offerta era veramente allettante, oltre a essere la posizione ideale, ma altre pressioni hanno visto sfumare il nostro breve sogno. Continuo a pensare che tale locazione, vista la vicinanza del Mart, permetterebbe di coinvolegere il flusso turistico verso il centro».

In origine, il trasloco all'ex Chesani era previsto per il dicembre di due anni fa, poi si disse che la sede di palazzo Alberti sarebbe stata disponibile per l'apertura della mostra di Modigliani (18 dicembre 2010). Infine, chiosa Bettini «ci siamo sentiti dire: scusate, ci siamo sbagliati, non vi preoccupate, a breve, senz'altro in primavera, ma non l'estate». I mesi passano e a settembre scorso gli uffici aministrativi dovevano trasferirsi al Trade Center «per riqualificare l'attuale sede in un punto informativo, oltre che in una vetrina per i prodotti del territorio. Siamo ancora in attesa di una comunicazione formale rispetto ai costi dell'operazione».

Altro tema oscuro: come mai parte della somma a disposizione dell'Apt «sia stata impegnata dal Comune per sistemare la sala Spagnolli senza che il consiglio direttivo dell'Azienda sia stato preventivamente informato. Eppure il sindaco ha un ruolo al suo interno». Nell'ipotesi originaria, all'ex Chesani, con la stessa cifra si sarebbero spostati sia gli uffici informativi che gli amministrativi. «Non è pensabile ora che si venga ad utilizzare tutta la somma a disposizione dell'Apt per avere degli uffici sena peraltro risolvere la problematica dell'area info».

La presidente assicura che per il costo del trasloco, in principio, le cifre annunciate dal Comune erano molto più contenute. Così, a fonte della delibera del 18 ottobre, con la quale il Comune dà il via libera all'operazione, il consiglio di amministrazione dell'Apt ora si mette di traverso: il trasferimento al Trade Center è sospeso. Bettini chiede a Miorandi «più rispetto per il cda. E' spiacevole apprendere dai giornali notizie che riguardano l'Azienda, senza il coinvolgimento del direttivo. Non è più possibile accettare azioni che ledono il diritto del cda sulle scelte strategiche, una prerogativa data dall'assemblea dei soci».













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