«Riscoprire il cimitero come luogo di cultura»
L’appello del dirigente del Comune Passalacqua. E l’assessore Maule assicura: «Tutto pronto per il forno crematorio e anche per la sala dei funerali laici»
TRENTO. Il nuovo viale che, attraverso il Cimitero Monumentale di Trento porta dai Tre Portoni al palazzo delle Albere ed al Muse, ha ospitato parte dell’incontro con l’assessora Chiara Maule e Carmelo Passalacqua, dirigente Servizi funerari, per l’illustrazione delle cerimonie che oggi e domani interesseranno il camposanto per Ognissanti e ricordo dei defunti. L’incontro, proseguito nei vari “quadri” del Cimitero monumentale e nel famedio nella parte Nord Ovest, è servito ad illustrare i lavori per la gestione dei Cimiteri cittadini e dei sobborghi - 21, compreso il Monumentale dislocati nel territorio comunale e la supervisione sul cimitero “Belvedere” dei Francescani.
Ma non solo; infatti, come ha ricordato Passalacqua “l’intento è quello di una valorizzazione di questo luogo che merita di essere frequentato al di fuori dei servizi canonici. Oltre al ricordo dei propri cari, anche per riscoprirne le bellezze storico artistiche, della seconda metà dell’’800. L’assessora Maule ha parlato di “riappropriazione di questo spazio, che nel rispetto delle convinzioni, può divenire sede d’incontri, di socializzazione per chi vive in città o vi arriva da fuori. Come accade altrove e vedere come era Trento, anche grazie ad iniziative studiate ad hoc. Il viale non deve dividere ma unire”. “Pensando – ha aggiunto Passalacqua – che a fine ‘800 il Cimitero Monumentale di Trento era inserito nelle guide turistiche”.
Poi il discorso è passato alla serie di lavori che, nonostante le ripetute difficoltà, dovrebbero iniziare parallelamente sia per la realizzazione del forno crematorio che per la sala per i funerali laici, capace di 150 posti e che verrà utilizzata per altre iniziative. Quindi il luogo del parco delle rimembranze, con la possibilità di dispersione delle ceneri una volta terminato il rito. Per quanto concerne i lavori, si inizia dal quadro 3, zona Nord Est, circa 2 mila metri quadrati dove verranno realizzate sepolture tradizionali per chi desidera l’interramento delle urne cinerarie, quindi un campo a verde con un paio di file riservate alle tombe in concessione per 30 anni, stante l’abbondanza di spazio, dal momento che oltre il 60% della popolazione ha scelto la cremazione. Altro ampliamento è quello nel quadro Nord Ovest, di fronte al famedio, riservato al campo dei bambini, dove le tombe sono disposte a file di sei una di fronte all’altra, per non riesumare quelle nella zona sud ormai esaurita. Quando sarà stata realizzata la struttura per la cremazione, che consentirà subito dopo il rito funebre di ritirare l’urna con le ceneri del proprio caro, verrà studiata la possibilità, come accade in altre nazioni, di uno spazio dedicato ad un momento conviviale tra parenti. Il Comune di Trento, uno dei pochi in Italia, si occupa in toto dell’organizzazione dei funerali e della gestione di tutte le fasi, dal prelievo in abitazione alla sepoltura, ivi compresa l'eventuale cremazione.