Rifiuti, il giorno dei sacchetti verdi
Domani scatta la «rivoluzione della Tares». Conto alla rovescia tra dubbi e polemiche: ecco quello che bisogna sapere
TRENTO. Si parte. Da domani entra in vigore il nuovo sistema di raccolta del rifiuto residuo. Come avviene per tutte le cose nuove, ci vorrà del tempo per abituarsi alla rivoluzione dei sacchetti verdi (ieri è finita la distribuzione nei supermercati con l’85% di ritiro), ma dopo le polemiche dei giorni scorsi e le 20 mila telefonate in una settimana che hanno intasato i centralini di Dolomiti Energia e dell’Igiene urbana di Trento, i cittadini potrebbero scoprire che la gestione nel concreto non è così complicata. Staremo a vedere.
E’ indubbio, però, che al momento la gran parte degli utenti siano disorientati e ritengano molto complicate le regole per l’applicazione della Tares, la tariffa puntuale che fa pagare di più a chi produce più rifiuti. Pare che all’interno della stessa Dolomiti Energia ci sia stato chi ha fatto pressioni per non fissare la data di partenza al 14 gennaio, considerata da alcuni troppo ravvicinata, ma il Comune ha deciso di non indugiare oltre.
Per chi ha ancora le idee poco chiare il Trentino ha predisposto un vademecum che sintetizza le principali regole del nuovo regime, basandosi sulle informazioni istituzionali e anche sui tanti dubbi raccolti nei giorni scorsi dalla viva voce dei cittadini. Va precisato che il sistema subirà sicuramente degli aggiustamenti “in itinere”, come l’assessore comunale all’ambiente Michelangelo Marchesi ha annunciato: il più importante sarà la concessione di ulteriori agevolazioni a favore delle persone incontinenti, costrette ad usare il pannolone, e alle famiglie con bambini piccoli. Tali “presìdi” infatti vanno a finire proprio nel residuo e rischiano di riempire i sacchetti in tempi troppo rapidi: perciò si ipotizza di dare ai nuclei interessati il diritto ad un numero più alto di svuotamenti di questa tipologia di rifiuto.
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