Renzi: "Avanti tutta sulle riforme"
E' iniziata da Bolzano la giornata regionale del presidente del Consiglio. Contestazione degli studenti fuori dal Rainerum, cameraman della Rai colpito da una bottiglia. Poi la visita alle celle ipogee in valle di Non, l'incontro a Sanbapolis di Trento e al Mart di Rovereto
TRENTO. Mantenere e rafforzare l'autonomia e l'identità dentro una cornice da condividere, un'Autonomia insomma da valorizzare: questo in sintesi il messaggio del presidente Matteo Renzi in visita nella nostra Regione. "Avevamo promesso che non soltanto non avremmo tolto nulla alla specificità di queste terre ma, al contrario che queste specificità le avremmo valorizzate": ha detto il presidente del Consiglio dei ministri durante l'incontro con i presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano Ugo Rossi e Arno Kompatcher.
Il premier ha preso inoltre l'impegno di fare una verifica puntuale, all'interno del percorso di riforma costituzionale e in un tavolo di lavoro condiviso, non escludendo nemmeno la possibilità di dare qualche delega in più nei settori dove si sta lavorando bene. Le autonomie vogliono fare la loro parte nel cammino che il Paese sta compiendo - ha aggiunto il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi secondo il quale "le autonomie speciali non si sentono estranee rispetto al cammino che il nostro Paese sta facendo.
Con umiltà ma anche con un pizzico di orgoglio vogliamo cercare di dare un contributo positivo, come l'esperienza dimostra. Lo vogliamo fare dentro un percorso pattizio, di collaborazione con lo Stato e con il Governo, all'interno della riforma costituzionale rispetto alla quale ci sentiamo impegnati a lavorare con il nostro Paese. Credo che questo sia il modo migliore per valorizzare il futuro dell'Italia". Con i due governatori il premier Renzi ha discusso dell'aggiornamento del cronoprogramma legato al percorso per aggiornare l'Autonomia.
“Abbiamo bisogno di una riforma seria per tutto il Paese” ha poi detto Renzi prima di lasciare Bolzano per trasferirsi in Trentino per la prosecuzione della sua visita, prima in val di Non dove il premier ha visitato le celle ipogee rimanendone affascinato e parlando di "luogo straordinario" e poi a Trento a Sanbapolis dove Renzi è stato accolto anche dalla protesta di un gruppo di sindacalisti di base e di cittadini.
L'Expo è una grande occasione, ha sottolineato il premier: “Una possibilità per tornare a investire in Italia. Bisogna solo crederci. Quante aziende hanno bisogno di copiare questo percorso? Non solo, pensiamo anche alla pubblica amministrazione. Ci arriveremo anche lì con grande determinazione. Oggi è questa la sfida dell'Italia. Il nostro Paese deve essere in testa”. Un cenno va anche alle proteste. “Ci sono tanti problemi, è vero, però chi fa solo l'elenco delle proteste rimane a crogiolarsi nelle sue lamentele. Il punto è se siamo in grado di uscire da questo clima di rassegnazione”.
Inevitabile una stoccata a Matteo Salvini atteso pure lui a Bolzano e Trento tra oggi e domani. “Lasciatelo venire a fare collezione di una nuova felpa. Accoglietelo come siete capaci voi: ospitali”. Si riflette, inoltre, sul concetto di responsabilità. “Basta con la cultura dell'Io non c'entro. La legge elettorale è sul modello di quella per i sindaci e serve a governare, a dare a qualcuno una responsabilità. Abbiamo la legge elettorale, una riforma del lavoro e arriveremo a una riforma dell'amministrazione. L'architrave per muoversi”.
Ribadita la necessità di investire sulla scuola. “Il primo compito è educare i cittadini. Il modello che oggi c'è in Italia non funziona. Bisogna avere il coraggio di dirlo. Non possiamo difendere anche quello che non funziona. Il 44% di disoccupazione giovanile ci dice questo. Il modello della Buona Scuola è una delega esattamente a copiare l'Alto Adige. Io non sono un grande genio e sono dell'idea che quando ci sono degli strumenti che funzionano si copiano”.
La protesta a Bolzano. Intanto fuori dal Rainerum c'è stato un fitto lancio di uova da parte degli studenti che protestano. Colpita anche la facciata del Duomo. Una bottiglia lanciata dagli studenti ha colpito e ferito un cameraman della Rai.