Ramses III fu assassinato: la scoperta a Bolzano
Conferme alla “congiura dell’harem”: il faraone venne sgozzato. Trovato un amuleto sulla ferita. Il mistero della morte risolto grazie a Tac, raggi e Dnae
BOLZANO. Sembrava uno degli enigmi della storia destinati a rimanere insoluti, il mistero è ora invece risolto. Ramses III, salito sul trono dell’Antico Egitto nel 1188 avanti Cristo, morì sgozzato. Un documento conservato a Torino, il cosiddetto Papiro Giuridico di Torino, descrive una congiura ordita contro di lui, con l’obiettivo di rovesciare il trono. Accusati di esserne autori furono la sua concubina Tiye insieme al figlio.
L’intrigo conosciuto come “la congiura dell’harem” ebbe successo? E il faraone ne fu vittima? Analisi radiografiche, la Tac e studi genetici condotti da un team di ricerca guidato dall’egittologo Zahi Hawass e dal paleopatologo Albert Zink chiariscono ora le circostanze della morte del faraone e danno una possibile identificazione di suo figlio Pentawer, implicato nella congiura.Sotto i bendaggi del collo sono stati trovati i chiari segni di una sgola squarciata; in corrispondenza della ferita un amuleto, l’occhio di Horus: collocato lì per favorire una totale guarigione nell’aldilà.
Quanto al figlio Pentawer, anche la sua mummia sarebbe stata identificata come Unknown Man E: l’estrazione del Dna e il sucecssivo raffronto con quello dell’ultimo grande faraone d’Egitto hanno dato una corrispondenza genetica del 50%: quanto basta per una ragionevole certezza, posto che il sequenziamento genetico della madre non è possibile, visto che il suo corpo non è mai stato trovato.
Lo studio sulle due mummie sarà pubblicato dal British Medical Journal: un risultato di prestigio per l’Istituto per le mummie e l’Icemen dell’Accademia Europea di Bolzano, ormai specializzato nella ricostruzione della storia grazie alla scienza.