Poliziotti salvano la milza a uno snowboarder
Sembrava una botta come altre, ma gli agenti intervenuti hanno capito da alcune indicazioni che c’era il rischio di qualcosa di grave
TRENTO. Una caduta con lo snowboard, un dolore all’addome ma che sembra essere quello tipico di una botta. Nulla di che, nulla di così grave da impedirgli di salire di nuovo sulla tavola e godersi l’ultima discesa. Se così avesse fatto per un 18enne lombardo in vacanza ad Andalo, le conseguenze sarebbero state pesantissime. Ma l’intuito e la professionalità dei poliziotti impegnati nel servizio piste gli ha evitato il peggio. Di fatto spingendolo a farsi controllare da un medico senza scendere a valle.
Il fatto è avvenuto qualche giorno fa sulla pista Sant’Antonio. Gli agenti stavano soccorrendo un’altra sciatrice quando hanno notato il ragazzo, qualche metro più a monte, cadere sulla neve. Lo stesso si era poi rialzato e stava per rimettersi in pista quando è stato fermato dai poliziotti. Lui avrebbe voluto tornare a valle da solo, ma è stato invitato a salire sulla motoslitta e accompagnato allo chalet Paganella. Lui aveva solo dolore all’addome e sembrava trattarsi di una botta, ma - e qui è entrato in gioco anche l’intuito - gli agenti hanno voluto portarlo in sicurezza da un medico. Che quando lo ha visitato si è reso subito conto che c’era la concreta possibilità di una lesione alla milza.
Il giovane è stato così caricato sull’elisoccorso - che era stato chiamato per un altro sciatore caduto - e portato al pronto soccorso del Santa Chiara. E qui si è potuto appurare che l’intervento e l’insistenza degli agenti erano stati fondamentali per evitare conseguenze più pesanti al diciottenne.