il teatro di rovereto

«Politici e vip gratis, allo Zandonai una vergogna in tempo di crisi»

Graziola, consigliere dell’Upt, contesta la scelta dell’amministrazione per l’inaugurazione del teatro «A chi ha soldi avrebbero dovuto far pagare anche 100 euro di biglietto per sostenere le spese»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. «Altro che gratis. Visto che i politici, le cosiddette autorità e i vip notoriamente non sono poveri o in difficoltà economiche avrebbero dovuto pagare per intero il costo del biglietto per la serata inaugurale del teatro Zandonai. Anzi, invece che 40 euro, a loro si sarebbe potuto chiederne 100 per contribuire a pagare le spese per le manifestazioni di riapertura del teatro. Mi è stato detto che l’amministrazione comunale dovrebbe aver accantonato, per tutti gli eventi, 150.000 euro. Contribuire alle spese sarebbe stata un’azione meritevole apprezzata dal popolo...».

Non ha apprezzato il consigliere comunale dell’Upt Beppino Graziola la decisione dell’amministrazione comunale di invitare gratuitamente 129 “personaggi” alla prima dello Zandonai con il concerto dell’orchestra Haydn. «Penso che all’evento inaugurale del teatro il biglietto di ingresso dovrebbe essere pagato da tutti indistintamente, a maggior ragione da chi rappresenta il cittadino e riceve compensi di carica - afferma Graziola - Che sindaco ed assessori, (….nel comunicato ufficiale del Comune si autodefiniscono “padroni di casa”), ed altri soggetti “privilegiati”, entrino gratis con possibilità di farsi riservare un posto per la compagna/o è una anacronistica e ridicola caduta di stile, anche se è comprensibile che a teatro uno desideri andare non da solo; si poteva tuttavia risolvere il problema, organizzando “ad hoc” una cerimonia protocollare senza creare discriminazioni e inutili polemiche. Peraltro, a quanto si apprende, il temuto assalto ai posti del teatro si è rivelato un autentico flop...»

E’ «irritante e di un’antipatia unica» specifica ancora Graziola che sindaco e giunta si definiscano “padroni di casa”: «Perché, forse, il consiglio comunale non lo è alla stessa stregua? Da parte mia ho rinunciato al privilegio di avere il posto riservato: davvero antipatico...E non c’entra nulla il fatto che la giunta entri gratis e che i consiglieri debbano pagare il biglietto. Mi sembra che sia stato fatto un pasticcio: al di là di aver discriminato i consiglieri comunali, non trovo assolutamente giusto che autorità e vip entrino gratis quando il popolo tira la cinghia. Un atteggiamento che crea irritazione soprattutto in un periodo di crisi e di difficoltà per molte famiglie. E se un marito decidesse di portare la moglie a teatro, in una sera si “brucerebbe”, ammesso che lo abbia ricevuto, il bonus di 80 euro di Renzi...» Insomma per Graziola sbagliato non far pagare i vip, ma anche escludere, a questo punto, «qualche personaggiodavvero importante come l’ex rettore dell’università Egidi che abita a Rovereto e il direttore generale del Cimec. Quello che mi ha più colpito - conclude Graziola - è la scarsa sensibilità nei confronti di chia ha dato il nome al teatro: il busto di Zandonai e il giardino sono in condizioni pietose».













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