Piscina, c’è l’ok alla riqualificazione
L’assessore Demozzi avvia uno studio per l’intervento da 2 milioni, già stanziati. E Gilù chiude la gestione il 20 settembre
PERGINE. Non sono più tempi per realizzare una nuova piscina e allora anche la nuova amministrazione comunale sta pensando di metter mano alla struttura di via Marconi, realizzata dall’Itea 30 anni fa come struttura annessa alle vicine scuole elementari. Da tempo si parla di “degrado strutturale” per l’immobile. Non si sono elementi di criticità e di pericolosità, ma necessitano interventi di manutenzione approfondita. Così, la giunta ha deciso di avviare un’analisi puntuale attraverso l’ufficio tecnico per verificare le necessità. Questo anche in vista della scadenza del contratto di affido della gestione alla società Gilù con il responsabile Filippo Meneghelli. Il contratto scade il 31 dicembre, ma la Gilù ha chiesto di poter anticipare la recessione anticipata dal contratto al 20 settembre prossimo.
«Le motivazioni sono due - ha detto ieri Meneghelli - e riguardano l’organizzazione della stagione invernale e i costi». E spiega: «La recessione anticipata a settembre è stata chiesta perché altrimenti occorreva interrompere la stagione invernale. Organizzarla fino alla fine di dicembre sarebbe stato un problema e anche l’utenza ne sarebbe stata penalizzata. Poi i costi. In questo ultimo anni, i costi sono aumentati e in sostanza, si sta lavorando in perdita con calo delle attività extra il nuoto libero. Attualmente il 77% delle spese è a nostro carico e occorre una revisione del contratto naturalmente al rialzo». Già l’anno scorso, l’amministrazione comunale aveva deciso di intervenire sulla piscina. L’assessore Marco Morelli aveva parlato di “tirare avanti” con un intervento ipotizzato sui 2 milioni di euro. In bilancio (approvato nel gennaio scorso) c’è appunto la voce “riqualificazione piscina comunale” con uno stanziamento di 2 milioni appunto. Aveva parlato di “paletto” perché «la piscina così com’è non può andare avanti ancora per molti anni». Ieri, l’assessore Franco Demozzi, (con l’incarico appunto relativo anche alla piscina) nell’illustrare la decisione, ha parlato di «uno studio per verificare le necessità, vista anche la scadenza del contratto di affido della gestione». In questi giorni, ci sarà un sopralluogo anche in altre strutture analoghe per poter fare dei confronti. «Poi - aggiunge Demozzi - si farà un nuovo bando per l’affido, bando che sarà a livello europeo». Gli interventi dovrebbero migliorare l’aspetto esterno dell’immobile, ma anche gli impianti tecnici.