Pino, festa per il maestro barbiere

Oggi i colleghi si trovano con l’ex capo per i suoi 84 anni, 40 passati nel salone in via Belenzani


di Sandra Mattei


TRENTO. È un gruppo di amici e colleghi, che da trent'anni a questa parte si trova periodicamente perché li accomuna un legame speciale: quello di essere stati dipendenti di Pino Marmo. “Pino” è stato un'istituzione a Trento per quanto riguarda barba e capelli, quarant'anni di professione con pettine e forbici, ma non solo. Perché il mestiere Pino l'ha saputo anche insegnare e far apprezzare ad una generazione di futuri barbieri e parrucchieri, che ora lo vogliono ricordare. Trenta i dipendenti che sono passati sotto la sua guida e che lui ha spronato ad impegnarsi e migliorare, come un buon padre di famiglia. Tra loro: Giancarlo Cuozzo (Salone Gian&co., Diego Ianes (Shampoo & Style), Luciano Rigotti (Salone Phon), Massimo Molinari (X Mode), Angelo Meoli (Liberty), Rocco Farinaro (Shampoo 2005), Alessandro Cappelletti e Thomas Vianello (Stile Uomo), Albino Degasperi (Salone X) Gianfranco Corradini storico dipendente, tutti di Trento, nonché Luisa Sabatello del salone Luisa a Besenello. L'occasione sono gli 84 anni di Pino, che festeggia oggi invitando gli ex dipendenti. In questi anni, qualcuno purtroppo se n’è andato come Marco Orazi, Gino Hosl e Antonio Carchia.

I colleghi hanno sempre conservato un ricordo molto affettuoso di Pino, che è stato maestro dell'Accademia nazionale acconciatori maschile e che ha fondato la scuola Catam (Centro accademico trentino acconciature maschili) in via Chini, dove si sono formati i parrucchieri di tutta la provincia. A loro si aggiungerà anche Marco Patton, il barbiere maratoneta.

Ma, tornando a Pino Marmo, gli anni d'oro sono tra la fine dei Sessanta e i primi anni Novanta, quando il suo salone è frequentato da uomini politici, ma anche Vip che si esibivano alla discoteca Ufo, in via Belenzani, come Gino Paoli, Califano, Enzo Janacci e un giovanissimo Renato Zero. Pino arrivò a Trento da Salerno, da dove è originario, nel 1958 e lavorò con Rosario Serpe nel salone della stazione delle autocorriere. Poi si trasferì in piazza della Portela, con la moglie Pina, che era anche estetista, per poi passare, quando l'alluvione invase il suo negozio, al salone che gli darà maggiore visibilità, in via Belenzani. Lì esercita dal 66 al 96, e sono gli anni dove tra i clienti ci sono i sindaci Tononi e Goio, e anche il presidente Malossini. Anche stasera, aneddoti e ricordi terranno banco. Anche il Trentino si associa agli auguri.













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