«Piazza Mostra, salviamo gli alberi»
Lucia Coppola, consigliera dei Verdi, interviene sul progetto di riqualificazione e boccia l’eliminazione dei Ginko Biloba
TRENTO. Non solo gli aspetti architettonici, ma anche quelli legati al verde della piazza sono da bocciare. Continua il dibattito sulla riqualificazione di piazza della Mostra e sulla validità o meno del progetto che ha vinto il concorso di idee. Da registrare oggi è l’intervento di Lucia Coppola che, pur presidente del consiglio comunale e parte della maggioranza, come consigliera dei Verdi scrive un’interrogazione a proposito del progetto che disegna piazza della Mostra e l’accesso al Castello del Buonconsiglio futuri.
Lucia Coppola interroga appunto il sindaco Andreatta, gli assessori competenti per i lavori pubblici e per l’ambiente Italo Gilmozzi e Andrea Robol, nonché il presidente della commissione ambiente Gianni Festini Brosa affrontando un altro elemento critico contenuto nel progetto dell’architetto Michele Andreatta. Si tratta di come viene ripensato il verde ed in particolare il filare di Ginko Biloba che delimita via Clesio in continuità con quelli davanti alle scuole Sanzio. Scrive Lucia Coppola: «Il Bando del Comune di Trento per il progetto di riqualificazione di Piazza Mostra è stato vinto dall'architetto Michele Andreatta che, nell'ambito della sua proposta, messa recentemente in discussione in particolare da Italia Nostra, prevede la completa rimozione degli alberi, attualmente presenti dalle Scuole Sanzio alla ex Questura». Premesso che «la presenza degli alberi in quella piazza è storicamente dimostrata e costituisce un elemento fondativo di quel paesaggio urbano e che l'attuale conformazione della città, centro storico e periferie, necessita sempre più di una conservazione accurata del patrimonio arboreo esistente, costituente elemento di bellezza, importante corridoio vegetale per il passaggio e la sosta degli animali che popolano la città», la consigliera chiede al sindaco, agli assessori e alla commissione ambiente di operare le opportune modifiche del progetto.
Aggiunge inoltre che se la popolazione fosse stata consultata, di sicuro si schiererebbe dalla parte della salvezza di queste piante. Il fatto che nel progetto vincitore si prevedono delle piante più rade di quelle attuali, pare sia una scelta apprezzata dalla giuria del concorso (formata da un dirigente del Comune e da rappresentanti del castello del Buonconsiglio, della Soprintendenza per i beni artistici e degli ordini professionali) che anzi commenta come «la vegetazione più bassa è funzionale al nuovo progetto e valorizza le vista dalla piazza». A proposito di altri progetti, si apprezza «l’inserimento di specie arbustive a basso livello manutentivo, adatte a relazionarsi al contesto storico di pregio». Pare di capire che sono stati gli stessi commissari a valutare positivamente chi ha optato per gli arbusti da piazzare un fioriere di cemento, piuttosto che lasciare il filare che risale agli anni Trenta del secolo scorso.
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