Permessi agli immigrati: indagato il questore di Trento Caldarola
L'inchiesta è quella che ha portato all'arresto del figlio, avvocato di Reggio Emilia. Ipotesi di abuso d'ufficio
BRESCIA. Il questore di Trento, Angelo Caldarola (nella foto), è indagato in stato di libertà nell'inchiesta che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del figlio, l'avvocato Giuseppe Caldarola, del foro di Reggio Emilia.
Le indagini sono coordinate da un procuratore aggiunto di Brescia, Fabio Salamone, e condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia. Riguardano, in particolare, un giro di false deleghe al ritiro dei permessi di soggiorno relativi ai flussi immigratori degli anni 2006-2007.
L'accusa, per il questore Caldarola, è d'abuso d'ufficio. Sulla base di quanto emerso dalle indagini, si sarebbe attivato per accelerare delle pratiche di cui si stava occupando il figlio a Brescia.
Le indagini hanno portato anche all'arresto di alcuni immigrati pachistani. Sono iniziate quando alcuni connazionali degli arrestati sarebbero andati a ritirare la propria documentazione relativa alla permanenza in Italia e avrebbero scoperto che era già stata presa da altri.
Agli immigrati inoltre sarebbero state proposte accelerazioni nelle pratiche, previo pagamento di somme di denaro.