Pecore e agnelli da salvare: appello al Papa per Pasqua

Gli animalisti si rivolgono sul web al Pontefice per evitare la strage Quest’anno non sosterrà la battaglia Anna Maria Pilati, sconfitta da una malattia


di Ivana Sandri


TRENTO. Quest'anno le migliaia di cuccioli sacrificati sull'altare culinario della Pasqua non avranno al loro fianco Anna Maria Pilati, per tutta la sua breve vita si è battuta in difesa degli ultimi fra gli ultimi. Anna se ne è andata domenica scorsa, sconfitta dalla malattia ma portando con sé vittorie importanti in favore degli animali. Sue le battaglie contro la caccia, suoi i banchetti per diffondere l'alternativa vegana nel nome della non violenza e il rispetto della vita, perché ogni vita è importante, in ogni vita c'è una parte di noi stessi e l'uccisione di un animale è una sconfitta.

Suoi i banchetti per raccogliere le firme contro la cattura di Jurka. Nonostante il successo straordinario della petizione l'orsa fu incarcerata, benché non avesse mai messo a rischio la sicurezza delle persone, ma Anna non si arrese e alla fine riuscì a sottrarla alla prigione, angusta e spoglia, del Casteller, portandola a vivere nel “Parco alternativo della Foresta Nera per orsi e lupi” di Bad Rippoldsau – Schapbach in Germania: non la libertà, ma di sicuro un luogo più adatto alla sua specie. Sue le fiaccolate perché non si può stare in silenzio davanti alla strage di animali innocenti che si ripete nelle feste religiose, che dovrebbero essere feste di amore, di speranza e si sono diventate causa di sofferenza e morte per milioni di animali.

Quest'anno Anna non potrà battersi per salvare gli agnellini e i capretti strappati alle madri appena nati, per essere sgozzati e squartati per finire sulle tavole imbandite a festa, ma noi possiamo raccogliere il testimone da questa piccola grande donna. Se pensiamo che sia tempo che certe tradizioni violente vengano abbandonate, se pensiamo che l'agnello sia il simbolo di Cristo, forse cucinarlo in forno è un modo come minimo sacrilego di celebrare il suo sacrificio per salvarci. Possiamo unirci all'invito rivolto a Papa Francesco dalle maggiori associazioni protezioniste, nella speranza che la scelta del nome del santo di Assisi sia dettata dalla "compassione per tutti i viventi, animali compresi, facendo così della festa una Pasqua di resurrezione e quindi di vita", secondo le parole del presidente della Lav Gianluca Felicetti. Possiamo appoggiare la campagna "Buona Pasqua 2013" promossa da AgireOra, scegliendo un menù pasquale vegano. Possiamo sottoscrivere la petizione lanciata da Earth ed indirizzata al Papa, perché chi "ha deciso di chiamarsi Francesco I non può essere indifferente a tanto dolore".

La petizione si può firmare all'indirizzo http://firmiamo.it/il-papa-francesco-i-dica-no-al-macello-di-agnelli-a-pasqua#petition.

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