Patto finanziario, depositata la norma "salva Trentino"
Il governo ha depositato l'emendamento. Rossi e i senatori: "Rispettato l'impegno, valuteremo sub-emendamenti"
TRENTO. Il governo ha depositato questa mattina, in commissione al Senato, l'emendamento alla Legge di stabilità che recepisce l'accordo finanziario siglato il 15 ottobre con le Province di Trento e Bolzano. Un'intesa che secondo Rossi e Komapatcher darà certezza ai bilanci delle autonomie per i prossimi anni.
Rispetto al testo della legge di stabilità approvato alla Camera, scompaiono - come avevano preannunciato Delrio e Bressa - i 37 milioni annui di contributo aggiuntivo che lo Stato chiedeva al Trentino da qui al 2018. Il patto prevede che, In aggiunta ai 568 milioni di euro di contributo previsti dall'accordo di Milano, Trento verserà allo Stato 413 milioni all'anno, che scenderanno a 379 milioni dal 2018. Dal 2017 le due Province avranno il solo vincolo del pareggio di bilancio, superando così il patto di stabilità e potranno disporre liberamente dell'eventuale saldo positivo.
Positivi i primi commenti. Il governatore trentino Ugo Rossi: "Nell'immediato possiamo esprimere una nota di soddisfazione perché il governo ha mantenuto la parola depositando l'emendamento che ci riguarda. Ci riserviamo tuttavia di verificare se non occorra presentare un sub-emendamento in relazione ad alcune precisazioni tecnico giuridiche. Ora ci sono le condizioni per esprimere l'intesa stante che viene confermato il principio che spetta alle nostre autonomie speciali decidere i modi con cui concorrere al processo di risanamento dei conti del Paese. Esamineremo ora con attenzione l'impostazione dell'emendamento riservandoci la possibilità di intervenire con un sub emendamento qualora fossero necessarie precisazioni tecnico giuridiche". Dello stesso tenore le reazioni di Vittorio Fravezzi e Karl Zeller, senatori del Gruppo Autonomie e membri della commissione bilancio del Senato:"Con l'emendamento appena presentato dal governo si è fatto un primo passo significativo in questa direzione", sottolinea Fravezzi. "È prematuro esprimere ora un giudizio finale su quanto prevede nel dettaglio l'emendamento del Governo. I tecnici delle Province di Trento e di Bolzano nonché il nostro ufficio legislativo del Senato lo stanno già esaminando e ci riserviamo di presentare specifici subemendamenti entro le ore 16 di lunedì".