Parcheggi, dopo due anni ecco le promesse mancate
Nessun progetto per ex Sit, Destra Adige, Aziende agrarie. Ritardi su stalli blu e pertinenziali. E nulla di fatto sullo studio per il garage sotto piazza Venezia
TRENTO. Tre parcheggi a ridosso del centro da realizzare al più presto (ex Sit, Aziende agrarie, San Camillo) e uno, sotto piazza Venezia, di cui studiare la fattibilità. Erano alcune delle promesse del piano della mobilità sul tema della sosta in città.
Sono passati due anni dall’approvazione di quel piano - varato dopo un lungo braccio di ferro durato 15 sedute e 56 ore di dibattito in consiglio comunale - un tempo sufficiente per tracciare un primo bilancio dei risultati ottenuti e di cosa manca all’appello.
Dei parcheggi pertinenziali, destinati ai residenti, abbiamo detto ieri: indicati come obiettivo a breve termine, per consentire una contemporanea riduzione dei posti auto dentro la Ztl, nel piano il Comune aveva ipotizzato 25 aree, ma dopo due anni siamo solo al primo step, la costituzione delle cooperaive di residenti in piazza da Vinci, alla Cervara, a Cristo Re.
L’allargamento della zona a pagamento si è realizzato a metà: partito l’anno scorso a San Pio X, è fermo invece in Bolghera, che pure reclama da anni gli stalli a pagamento.
C’è poi il capitolo dei parcheggi di interscambio e di attestamento, che dovrebbero ridurre la pressione delle auto sulla città riducendo la domanda di parcheggi nelle aree più centrali. A questo proposito il piano della mobilità indicava tra le priorità un parcheggio di testata da 500 posti nella zona di Piedicastello con un percorso pedonale di collegamento con il centro, l’ampliamento (circa 1500 posti in struttura metallica) dell’ex Zuffo, un parcheggio da 2 mila posti all’area ex Sit da ultimare prima di quello all’Italcementi , un altro parcheggio alle ex Aziende agrarie e uno di fronte al San Camillo (ad uso dell’ospedale, degli utenti e con una parte pertinenziale), il parcheggio alla Bermax. Infine il Pum aveva dato 15 mesi per un progetto di fattibilità - voluto dal centrodestra e ottenuto dopo una lunga battaglia in aula - di un garage sotto il parco di piazza Venezia.
Di tutto questo ad oggi si è visto poco in una città affamata di parcheggi e dove da anni si discute - senza essere approdati a nulla - di un sistema di trasporto pubblico veloce nord-sud. E se si considera che tra qualche mese il cantiere per la biblioteca di Botta si porterà via i 350 posti auto di piazzale Sanseverino, la situazione non è incoraggiante. Servono soluzioni che - ad oggi - l’amministrazione comunale non ha ancora prospettato, mentre si cerca un nuovo accordo con l’Università per ottenere parte dei parcheggi sotto Lettere e la futura bibilioteca da mettere a disposizione dei residenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA