MEZZOLOMBARDO. La ricostruzione dell’ospedale di Mezzolombardo registra un importante colpo d’arresto: il Tar ha infatti accolto la richiesta di sospensiva che era stata presentata dai componenti del Consorzio Cooperative Costruzioni contro il verbale di gara del 27 agosto scorso chiedendone l’annullamento assieme al bandi di gara e alla lettera di invito nella parte in cui era stato omessa l’indicazione dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso. L’udienza davanti ai giudici amministrativi è stata fissata per il 10 gennaio prossimo e nel frattempo è stata accolta la sospensiva che, come effetto immediato, comporta l’ammissione con riserva della parte ricorrente alla prosecuzione della gara. Il consorzio raggruppa Consorzio Lavoro Ambiente, Garbari spa, Trentina Calore, Sico (Società italiana carburo ossigeno), Manens-Tifs, l’ingegner Mario Morandini e l’architetto Carlo Cappai (tutti difesi dagli avvocati Cinti, Devigili e Carpanelli). Contro il ricorso si era costituita la Provincia di Trento.

L'importo complessivo dell’appalto è di 27 milioni e 230.000 euro: 20 milioni e 480.000 per la realizzazione dell'ospedale e 6 milioni e 750.000 per la successiva fase di gestione e manutenzione riferita a un periodo di cinque anni rinnovabili per ulteriori quattro. La novità principale, sul piano operativo, è rappresentata dal "bando misto": l'impresa vincente si incaricherà della progettazione esecutiva, della realizzazione dell'opera e della sua gestione. In base ai primi annunci, il nuovo ospedale doveva essere pronto entro il 2013 ma il ricorso al Tar provocherà inevitabilmente dei rallentamenti. E quindi le stime che erano state a sue tempo, quando era stato presentato il bando, non potranno probabilmente essere rispettate.

Ricordiamo che erano state cinque le offerte presentate da altrettanti raggruppamenti temporanei d'impresa, trenta in tutto le ditte coinvolte, di cui 25 trentine.

©RIPRODUZIONE RISERVATA