Orso M49, iniziati i lavori per adeguare il recinto del Casteller
I tecnici delle due province sono convinti che la cattura avverrà a breve. Le protezioni saranno innalzate
TRENTO. I giorni di libertà di M49, o Papillon come è stato ribattezzato l’orso fuggitivo, sembrano ormai contati. L’area in cui si muove, tra Trentino e Alto Adige, è stata circoscritta e i tecnici delle due provincie autonome sono convinti che per la sua cattura sia ormai questione di tempo.
E non pare che ci siano strutture alternative al Casteller in grado di ospitarlo. Tanto che sono iniziati i lavori per preparare il recinto che riuscì a scavalcare per ospitarlo di nuovo. Sicuramente più a lungo della brevissima permanenza precedente.
La struttura va adeguata. Gli interventi vanno soprattutto in due direzioni: è stato verificato che l’ipotesi di una copertura anche parziale della struttura non è percorribile.
Quindi si lavora soprattutto sull’innalzamento dei recinti. Attualmente, ci sono due recinti elettrificati, con sette fili ciascuno, in cui passa corrente elettrica dai 6 ai 8 mila volt e poi c’è una barriera esterna alta 4 metri.
Poi, si verificherà se sarà possibile lavorare anche sull’intensità del voltaggio, ma quello è un aspetto più complicato. Infatti, il recinto era stato realizzato secondo le indicazioni dell’Ispra proprio per evitare danni agli animali.