Nuove scuole, sirene anti-incendio mute

Levico, il Polo inaugurato nel settembre 2011. Il tecnico: «Quando gli studenti sono entrati i lavori non erano terminati»


di Paolo Silvestri


LEVICO TERME. L’oggetto parla di “nuovo polo scolastico: incarico per la verifica degli impianti elettrici e anticendio con rilievo delle difformità rispetto alle normative di settore vigenti e successiva stesura di relazione dettagliata con quantificazione economica dei lavori necessari per la loro riconduzione alle regole d’arte”. Il riferimento è una delibera della giunta comunale di Levico dello scorso17 aprile. Ma perché mai dover effettuare una simile verifica in una struttura scolastica inaugurata a metà settembre del 2011?

Nel nuovo polo scolastico di Levico - struttura a valenza sovracomunale che ospita circa 800 ragazzi di elementari e medie provenienti da Levico, Caldonazzo, Calceranica al Lago e Tenna, oltre al corpo docente - ci sono problemi all’impianto di sicurezza antincendio e mancanza di fotocellule di sicurezza (di quelli che bloccano la chiusura se li sta attraversando qualcuno o qualcosa) ai cancelli d’ingresso al piazzale. Problemi, quelli antincendio, più volte segnalati dalla dirigente scolastica Daniela Fruet con una serie di lettere inviate al Comune (l’ultima risale a metà dicembre scorso).

«Se scatta l’allarme chi sta nella struttura non sente i segnali che dovrebbero giungere attraverso il sistema di sirene e altoparlanti», spiega l’ingegner Stefano Portesi, da noi interpellato al riguardo. E lui stesso spiega le possibili conseguenza che, comunque, sono facilmente intuibili. «Se dovesse scattare l’allarme e scolari e docenti non sentono nulla si può davvero rischiare grosso».

Portesi poi, senza giri di parole, spiega che «le due ditte che hanno fatto i lavori sono fallite e la struttura presentava già alla consegna anticipata tutti questi difetti: non ci hanno consegnato la documentazione tecnica per gestire la struttura, il personale della scuola fa quel che può, quello del Comune anche, i collaudatori, il direttore lavori e la stessa struttura tecnica comunale sono stati costretti a subire la decisione del sindaco di voler entrare nella struttura a lavori non ancora conclusi. E non c’era a quel punto altra soluzione, visto che nel frattempo aveva imprudentemente già ceduto l’uso delle vecchie scuole ad altri (all’Istituto alberghiero, ndr)».

Delle verifiche il Comune ha incaricato il tecnico Franco Zecchini di Pergine per un compenso di 4.600 euro.

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