Nessun rincaro per le mense scolastiche
La Provincia interviene per coprire i buchi e così la Comunità di valle non dovrà aumentare i prezzi. Ma è bufera sull’Icef
PERGINE. Non ci saranno aumenti delle quote mensa a carico dei genitori: né quest’anno né il prossimo. L’ipotesi è rientrata. L’altra sera, in sede di assemblea della Comunità, il presidente Mauro Dallapiccola ha, infatti, annunciato che la Provincia aveva erogato più fondi evitando i “buchi” a carico della Comunità: 178.000 euro circa quest’anno e quasi 240.000 nel prossimo.
Sul tema, erano sorte polemiche soprattutto nei consigli comunali, nei quali era approdata la delibera circa la possibilità di aumento (20 euro a carico dei genitori) che l’assemblea della Comunità aveva votato per coprire il disavanzo. Con il dirigente Luca Dalla Rosa a spiegare criteri e meccanismi anche a Pergine. Una notizia che ha tranquillizzato gli animi.
Non così, invece, in merito ai criteri Icef, spiegati l’altra sera in sede assembleare da Gilberto Barbieri (Clesius srl). Parlando di coefficienti è scivolato sul comportamento degli artigiani in merito a fatturare il lavoro. In sostanza, secondo il relatore, lavorerebbero in nero. E il sindaco Ugo Grisenti (Baselga) ha protestato abbandonando l’aula tra analoghe espressioni di altri consiglieri oltre all’indifferenza del presidente dell’assemblea. Tra l’altro, è emerso (ne ha parlato Walter Kaswalder) che i calcoli Icef sono falsati da situazioni anomale e a favore degli immigrati. «In sostanza - ha detto Kaswalder - non è possibile conoscere le proprietà degli immigrati nei rispettivi Paesi: le ambasciate non rispondono e le “rimesse” sfuggono ai controlli». Il tutto con il presidente Dallapiccola a garantire di intervenire per migliorare la situazione.
Si è anche parlato di piste ciclabili (con la mozione su Alternativa per la Levico – Tenna). Sulla rete delle ciclabili sta lavorando la Comunità con il Piano territoriale, ma solo come proposta perché è competente il Comune. Poi il percorso culturale mocheno. La giunta ha condiviso anche questo documento ma c’è il Museo di S. Michele a promuovere una rete di percorsi analoghi in tutto il Trentino. E il ruolo della Comunità appare come sovrapposizione. Contrasti (con Kaswalder a ipotizzare costi elevati per i Comuni) sono sorti anche sulla gestione integrata stipendi. Infine, il bilancio 2013. Il bilancio della comunità pareggia a 15 milioni di euro (destinati per legge) con 991.000 euro di avanzo di amministrazione.
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