Neolaureati, il lavoro è precario
Il Rapporto Almalaurea 2012 sui dati dell'università di Trento
Il XIV Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, che ha coinvolto a livello nazionale circa 400mila laureati, conferma un quadro occupazionale complessivamente in difficoltà per i giovani in generale, anche per i laureati (sebbene nell'arco della vita la laurea ancora assicuri, rispetto al diploma di scuola secondaria superiore, una migliore condizione occupazionale e retributiva).
L'indagine ha riguardato complessivamente 3.251 laureati dell'Università di Trento. La sintesi qui riportata riguarda solo i laureati triennali e specialistici biennali usciti nel 2010 e intervistati dopo un anno; i laureati specialistici biennali usciti nel 2008, intervistati dopo tre anni; i laureati pre-riforma del 2006, intervistati dopo cinque anni.
L'indagine ha coinvolto, con tassi di risposta che superano il 90%, 1.340 laureati triennali e 801 laureati specialistici biennali usciti dall'Università di Trento nel 2010 e intervistati dopo un anno, nel 2011.
Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Trento, è pari al 44%, un valore in linea con la media nazionale. L'occupazione tiene per i laureati di Trento di primo livello. Tra gli occupati triennali di Trento, il 26% è dedito esclusivamente al lavoro, il 18% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 64%: il 46% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 18% studia e lavora. Il 7% dei laureati triennali di Trento non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.
Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 33 laureati su cento di primo livello di Trento (la media nazionale è del 36%). Lavora in condizioni precarie (per la maggior parte con contratti a tempo determinato) il 67% dei laureati di Trento; è il 64% nel complesso dei laureati di primo livello.
Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori di poco superiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello di Trento guadagnano 990 euro mensili netti; la media nazionale è di 942 euro.
L'analisi deve tenere conto che si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo del lavoro.
Cosa avviene, dunque, ai laureati specialistici a un anno dalla laurea?
Il tasso di occupazione è molto buono: a dodici mesi dalla conclusione degli studi risulta occupato il 64% dei laureati specialistici dell'Università di Trento; un valore superiore alla media nazionale del 56%. Ma c'è anche il 18,5% dei laureati che continua la formazione (è il 14% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 17,5% dei laureati specialistici di Trento, contro il 30% del totale laureati.
A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 28% dei laureati di Trento (è il 33% nella media nazionale). Il lavoro precario riguarda il 71% dei laureati di Trento (è il 67% a livello nazionale); prevalgono (37%) i contratti a tempo determinato.
Il guadagno è superiore alla media nazionale: 1.178 euro mensili netti, contro i 1.056 del complesso dei laureati specialistici.
Tendenze del mercato del lavoro nel medio periodo: esiti occupazionali a tre e cinque anni dal titolo
Le crescenti difficoltà occupazionali incontrate dai giovani, neo-laureati compresi, negli ultimi anni si sono inevitabilmente riversate anche sui laureati di più lunga data, anche se occorre sottolineare che, col trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano considerevolmente.
Sono 701 i laureati biennali specialistici di Trento del 2008, intervistati a a tre anni dal titolo, coinvolti nell'indagine, con un tasso di risposta dell'83%. Il 75% è occupato, più del complesso dei laureati specialistici a tre anni (73%). Il 16,5% risulta ancora impegnato nella formazione. Chi cerca lavoro è il 9%. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente (di 25 punti percentuali) tra uno e tre anni dal titolo, raggiungendo il 53% degli occupati (la media nazionale è del 55%). Le retribuzioni nominali arrivano, a tre anni, a 1.337 euro mensili netti (il guadagno è di 1.225 a livello nazionale).
Le condizioni di lavoro migliorano ancora nel tempo: i laureati di Trento del 2006 (sono 193 laureati pre-riforma quelli indagati, con un tasso di risposta dell'86%), intervistati dopo cinque anni raggiungono un tasso di occupazione dell'89%. Migliorano la stabilità (che coinvolge il 74% dei laureati) e il guadagno che è di 1.405 euro mensili netti; a livello nazionale è di 1.238 euro.