Nella storica gioielleria ora c’è il profumo dei fiori 

In via San Pietro Serena Zeni e Lorenzo Zambotti hanno aperto «Frida’s»: «Pensiamo a bouquet che una persona possa comprare anche per se stessa»



TRENTO. Da antica pescheria (era il 1850) a storica gioielleria e oggi è un’originale fioreria: è la storia del negozio che si trova al civico 64 di Via San Pietro. Serena Zeni e Lorenzo Zambotti (entrambi di 29 anni) hanno aperto a Trento uno dei venti punti vendita della catena Frida’s e propongono composizioni floreali di tutti i tipi, addobbi per cerimonie, ma anche un semplice fiore reciso. Come spesso succede a chi è alla ricerca di idee nuove, l’input giusto arriva da internet: «Con la mia compagna cercavamo un lavoro da fare insieme a Trento, dove c’eravamo trasferiti all’inizio della scorsa estate. Abbiamo trovato la proposta di questa azienda bolognese e l’abbiamo contattata». Di candidati ce ne erano altri, ma a fare la differenza probabilmente è stato il fatto che Lorenzo Zambotti prima di trasferirsi a Trento lavorava in un vivaio a Ponte Arche. «Il fatto di non essere un neofita del settore può avermi aiutato, ma quello che più conta è che a quasi due mesi dall’apertura – 18 novembre – ci sia il lavoro. Abbiamo già dei matrimoni prenotati per la prossima primavera e la gente che entra per curiosare, poi torna ed acquista». Ad incuriosire non è solo la cornice floreale allestita attorno all’ingresso e che evidenzia quasi più l’antica scritta «V.Menestrina», piuttosto che la moderna «Frida’s», ma anche l’arredo in legno rustico verde scuro che esalta gli spazi, tanto che il negozio pur pieno di composizioni, sembra quasi vuoto. «Da noi non c’è un acquisto istintivo, quanto piuttosto uno ragionato che arriva dopo un’attenta osservazione dei particolari. Il cliente deve avere la giusta tranquillità per scegliere, come lo spazio per appoggiare e qui lo può fare in assoluta tranquillità». L’idea originale è quella della composizione e dei bouquet da portarsi anche a casa. Quella di un sushi, ovvero un piccolo centro tavola, utilizzabile anche come segnaposto. «La mia idea – spiega Lorenzo Zambotti – è quella che il fiore venga scelto principalmente come piacere personale, per vivere tra i fiori nella propria abitazione. Poi certo lo si può anche regalare, ma la nostra idea non è tanto quella di regalare agli altri, quanto piuttosto a se stessi». E se Lorenzo ci mette la tecnica, Serena ci mette la passione per i fiori ed insieme l’entusiasmo per una nuova attività che vorrebbero fosse quella del futuro, perché «lavorando insieme si possono conciliare meglio gli impegni famigliari». (d.p.)













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