Multe in Ztl annullate dal giudice di pace 

Accolto il ricorso di un genitore del Sacro Cuore punito con varie sanzioni. «Segnaletica poco chiara» 



TRENTO. Comune sconfitto davanti al giudice di pace per le multe in Ztl. Il giudice Antonio Orpello ha accolto il ricorso di un genitore con figli al Sacro Cuore che aveva presentato ricorso contro una multa per l’ingresso in zona a traffico limitato. La sentenza, alla quale ne sono seguite altre dello stesso tenore, sottolinea come i varchi di ingresso in Ztl non siano ben segnalati e come non venga rispettato il principio generale di trasparenza e lealtà. Per questo il giudice ha accolto le tesi del difensore del genitore, l’avvocato Gianpiero Luongo, e ha annullato i verbali delle multe che erano state impugnate dall’uomo.

Il giudice Orpello sottolinea che il Comune non avrebbe «fatto tutto il necessario per rendere realmente chiara la segnaletica». Questo, secondo il giudice, sarebbe dimostrato dal «fatto che un gran numero di utenti ha inconsapevolmente commesso ripetutamente più volte la medesima condotta con il convincimento che, come in passato, fosse consentito il passaggio». Insomma, il fatto che molti utenti abbiano preso decine di multe a testa dimostra, a giudizio del giudice di pace, che la segnalazione non è sufficiente. Nella sua motivazioni Orpello insiste sul punto: «In molti comuni i varchi sono segnalati con elevata chiarezza in modo tale da consentire l’immediata e chiara percezione della liceità o non del passaggio per la presenza di un voluminoso dispaly con la luce rossa accesa a caratteri cubitali che indica varco attivo nelle ore in cui è vietato il passaggio, oppure con luce verde che indica il passaggio consentito». Il giudice, a questo punto ricorda che il principio generale dell’ordinamento giuridico italiano è quello della trasparenza, della lealtà e della tutela della buona fede. E, infine, annulla i verbali di multa osservando che appare dubbia la responsabilità del ricorrente.













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