Moschea di Trento, il sindaco all’imam: «Dovrete pagaverla da soli»
Andreatta: «Troveremo l’area». Breigheche: «Niente soldi». A Gardolo un insolito dibattito, presenti pure Tosi e Giuliana
TRENTO. Moschea, integrazione, amministrazione e sicurezza sono stati alcuni dei temi trattati venerdì sera al teatro di Gardolo in occasione del pubblico incontro sul tema " Amministrare, modi e idee a confronto", organizzato da Progetto Nazionale sul palco il sindaco Tosi di Verona, Andreatta di Trento, l'imam Breigheche e Emilio Giuliana.
Per quanto riguarda la moschea è apparso chiaro come nessuno al momento, abbia i soldi per poterla costruire: " E' stato con i risparmi della comunità islamica che abbiamo il nostro luogo di preghiera - ha detto Breigheche - , ma adesso non abbiamo possibilità di fare altro. Se la città ce la vuole regalare l'accetteremo, in fin dei conti Trento è bella e lo diventerebbe ancora di più con una moschea."
Per il sindaco Andreatta il prossimo Prg individuerà una o due aree da destinare a culto religioso, ma il bilancio comunale non concede spazi di movimento" Aree che saranno a disposizione di tutte le religioni le cui comunità potranno costruire in proprio". Per Tosi i luoghi di culto dovrebbero essere sottomessi alle comuni regole urbanistiche e del vivere comune, quindi dotate di parcheggi ,servizi ed in regola con i destini d'uso. Per nulla contrario Emilio Giuliana, ma con una premessa:" Gli Stati dovrebbero essere abitati dalle popolazioni autoctone, quindi in Europa il problema delle moschee non si dovrebbe nemmeno porre." Amministrazione e sicurezza sono stati due temi che hanno finito per essere discussi insieme e che hanno dato la possibilità a sindaco Andreatta di tracciare una sorta di bilancio dei sette anni e mezzo di mandato:" Sono stato il sindaco degli anni della crisi con la capacità di investire passata a da 69 a 23 milioni; un periodo nel quale le famiglie in difficoltà sono passate da 150 a 450. Ma 24 gli asili nidi e i dati più interessanti sono che il 22% della popolazione, è impegnata nel volontariato contro il 10 di media nazionale, il che vuol anche dire corresponsabilità nella gestione della cosa pubblica. 440 le telecamere installate a fronte di un senso di insicurezza percepito, ma in misura superiore rispetto ai dati ufficiali." Per l'imam è arrivato il momento della " Partecipazione politica delle minoranze etniche che ormai hanno un ruolo fondamentale nella società e dopo i doveri, anche i diritti." Discussione aperta sui reali poteri del sindaco, parere convergente di Andreatta e Tosi sulla necessità di una riforma della legge che regolamenta la polizia municipale, perché in vigore c'è ancora quella che fa riferimento ai vigili urbani, mentre oggi sono sempre più impegnati in servizi di polizia. Poi ci vogliono regole certe che permettano ai sindaci di poter intervenire a loro discrezione anche con la repressione:" Non ho paura a parlare di repressione - ha detto Andreatta - perché la sicurezza è sia un bene comune che un diritto. Il Decreto Svuota Carceri ha creato degli oggettivi problemi. La gente vuole vedere più divise in strada, avere un'illuminazione potenziata, ma per me si deve anche parlare di riqualificazione urbana ed è quello che a Trento stiamo facendo." (d.p.)