Misure straordinarie per le viti rovinate

La Fondazione Mach: produzione azzerata su 120 ettari. Mellarini: via ai finanziamenti per gli agricoltori danneggiati



ROVERETO. La grandinata del 20 luglio è costata ai viticoltori della Vallagarina una perdita tra i 25 mila e i 30 mila quintali di prodotto. Lo dicono le stime della Fondazione Mach, sulla cui base l'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione, Tiziano Mellarini ha proposto misure straordinarie a sostegno degli agricoltori danneggiati. Ieri la giunta provinciale ha approvato il piano di intervento, assumendosi l’impegno di aiutare i viticoltori. «Vogliamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per aiutare i viticoltori che hanno subito danni al 100% alla produzione 2012, a causa di un evento che ha compromesso purtroppo anche quella del 2013 - commenta l'assessore Mellarini -. Per i vigneti fortemente danneggiati è prevista l'estirpazione con relativa sostituzione, mettendo a disposizione i finanziamenti previsti dalle normative vigenti».

I Comuni colpiti dalla grandine sono stati Castellano, Pedersano, Nogaredo, Nomi, Villa Lagarina, Calliano, Besenello e Volano. Nelle zone più colpite (tra i 100 e i 120 ettari) il danno alla produzione 2012 è del 100%: le viti sono defogliate, i tralci decorticati, i grappoli rovinati e compromessi. In questi vigneti l'obiettivo immediato è cercare di completare la maturazione fisiologica (lignificazione) dei tralci per garantire il rinnovo per l'annata 2013 mediante la potatura invernale. Ma resta comunque elevata la possibilità che sia compromessa anche la vendemmia del 2013: se le gemme a fiore responsabili della produzione del prossimo anno sono danneggiate, la produzione sarà compromessa. ssimo del 30% del potenziale. Nelle aree danneggiate in modo totale, la Fondazione Mach consiglia ai viticoltori che già avevano intenzione di rinnovare il vigneto, di estirparlo e sostituirlo nella primavera 2013.

Nelle zone colpite con intensità minore, per circa 150-170 ettari, il danno si attesta su valori fra il 40% e l'80%, mentre per ulteriori 150-170 ettari il danno è fra il 10% e il 40%. In questo caso è in parte compromessa la produzione del 2012, che potrà essere recuperata in parte se le condizioni climatiche fino alla vendemmia non saranno troppo umide o piovose. In queste aree la produzione 2013 è però garantita. Ma la grandine, colpendo zone attigue, ha messo in difficoltà due grosse cooperative:la cantina Vivallis e la consociata cantina di Nomi, a cui potrebbe mancare un 15%-20% della produzione. Danno che si riflette sui costi fissi e, a cascata, sul territori e sui soci, anche quelli non colpiti dalla grandinata. Da qui la scelta di attivare attraverso il Codipra un’assicurazione agevolata.

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