Merano: collana di diamanti della Gregoraci (300 mila euro) sparisce in hotel, trovata negli scarichi

Dal décolleté di Elisabetta Gregoraci è scomparso un gioiello da 300 mila euro. La showgirl era ospite del mago dei trattamenti di bellezza Henri Chenot assieme al marito Flavio Briatore. Giallo risolto quando la collana è stata recuperata nelle tubazioni di scarico delle lavatrici


Simone Facchini


MERANO. Giallo milionario, con protagonisti celebri, prontamente risolto all'hotel Palace di Merano, meta abituale di vip desiderosi di affidarsi alle cure del "mago" Henri Chenot.

Dal décolleté di Elisabetta Gregoraci è scomparso un gioiello da 300 mila euro. La showgirl era ospite di Chenot assieme al marito Flavio Briatore, che da diverso tempo ha eletto il Palace a buen ritiro. Ma il sospetto di un clamoroso furto è durato poco perché l'intuito delle forze dell'ordine ha permesso di trovare il pendaglio nelle tubazioni di scarico delle lavatrici.

L'accaduto riporta a quanto avvenuto due anni fa a Sabrina Knaflitz e Alessandro Gassman, altri due volti celebri affidatisi alle cure depurative di Chenot: in quel caso si sollevò un polverone placato solo dopo un paio di giorni con il rinvenimento dei preziosi nel beauty-case dell'attrice. Questa volta sono invece bastate alcune ore senza bailamme. E anche l'agitazione del personale dell'albergo è stata ammortizzato dal savoir-faire della coppia protagonista.

Il fatto è avvenuto qualche giorno fa ma la cortina di discrezione che circonda l'hotel solo ora ha cominciato ad abbassarsi. L'allarme è scattato al termine di un trattamento al quale si era sottoposta l'affascinante showgirl, accortasi di non avere più al collo un pendaglio decorato con un vistoso diamante.

Gli addetti dell'albergo si sono subito attivati per ricostruire i fatti e ben presto hanno varcato il cancello del Palace anche la polizia. In ballo, del resto, c'era un gioiello da 300 mila euro ma anche la reputazione dell'hotel.

Dai resoconti dei protagonisti è scaturita l'ipotesi che la collana si potesse essere sganciata durante il trattamento, rimanendo impigliata nell'asciugamano. Dunque la corsa in lavanderia, dove però il telo era già arrivato da tempo e lavato. Qualcuno ha notato delle fessure di scarico, ai margine dell'oblò, sufficiente larghe per permettere il passaggio del diamante.

Nella convinzione che si stesse battendo la giusta strada, all'appello è stata chiamata una ditta competente in operazioni di spurgo. Ed è entrata in azione la tecnologia. Con una microcamera calata nella tubatura è stata avvistata la collana, che però era priva del diamante. Altre ricerche, sino a quando la pietra preziosa è stata individuata in fondo allo scarico. Sospiro di sollievo, caso risolto, tutti a brindare. Offre Briatore.

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