Malga Fosse, protesta a Pasquetta
Gubert dà appuntamento a mezzogiorno per fermare il «progetto extraterreste»
PRIMIERO. Continuano le prese di posizione contro il progetto avveniristico della ricostruzione di Malga Fosse a Passo Rolle. Stavolta l’iniziativa parte da Daniele Gubert e un gruppo di cittadini che danno l’appuntamento, a chi vuole confrontarsi sulla questione, per lunedì di Pasqua (è il 1° aprile: che sia un classico pesce d’aprile?) con un bucolico pranzo a sacco, a mezzogiorno, presso l’attuale rudere della Malga Fosse (in realtà in questi giorni sepolta dalla neve). L’invito è accompagnato da una nota, simpaticamente intrisa di vis polemica, di Daniele Gubert. Riportiamo il testo.
«A duemila metri, a un tiro di schioppo da Passo Rolle, dove gli alberghi soffrono e niente e nessuno sembra riuscire a contrastare il degrado, si vuole rimpiazzare una (ex) malga alpina con una nuova struttura ricettiva “très chic”, con centro benessere e camerette con vista sui monti pallidi».
«Il concorso decreta vincitore un progetto alieno dal contesto paesaggistico, promuove intellettualizzazioni geometriche pretenziose, evocanti le guglie dolomitiche ma assolutamente distanti dal contesto antropologico del luogo, dalle sue funzioni secolari legate all’alpeggio, all’agricoltura tradizionale di montagna».
«Un corpo estraneo conficcato a fianco di uno stallone in stridente conflitto non solo estetico-visuale, ma multisensoriale … la puzza di vacca sarà gradita ai clienti in doppiopetto rappresentati nei rendering di progetto?».
«Non vogliamo subire questi capricci elaborati da “topi di città” che vogliono venire a insegnarci come fregiare le montagne “del futuro” per inseguire business aleatori (piacerà ai russi?), che abusano dei pubblici poteri per imporre tipologie architettoniche strampalate e totalmente precluse al privato… ma le norme del Piano del Parco, le prescrizioni delle Commissioni Paesaggistiche, i Manuali Tipologici valgono solo per i comuni mortali?».
«Diciamo no a questo progetto extraterrestre, diciamo sì ad un confronto proficuo tra gli attori del territorio di Primiero su un intervento volto a ricucire l’impianto tipologico originario e riassegnare al compendio di Malga Fosse di Sopra la sua vocazione agricola, con eventuale destinazione ricettiva agrituristica, e/o ad esperire nuove finalità di pubblico interesse connesse con la gestione dei beni ambientali di pertinenza del Parco Paneveggio Pale di San Martino e della Fondazione Dolomiti Unesco». (r.b.)