Lettera d'insulti al presidente Angeli: «Basta, lascio il Dro»
Lettera anonima con escrementi al presidente della società che si è salvata in D. Solidarietà dal sindaco Fravezzi
DRO. «Questa è la goccia che potrebbe far traboccare il vaso». Trasuda amarezza la voce di Loris Angeli, il presidentissimo del Dro capace anche quest’anno di portare la sua squadra alla salvezza nel campionato di serie D.
L’amarezza di Angeli è presto spiegata. Un paio di giorni fa l’imprenditore dei trasporti si è trovato una lettera anonima nella cassetta di casa. Dentro, il ritaglio di un giornale con la foto del premio ricevuto dal sindaco Vittorio Fravezzi e dall’assessore Claudio Mimiola durante al festa salvezza di qualche giorno fa. Sopra la scritta “m...a” realizzata proprio con delle feci.
Difficile capire se il gesto (per altro isolato) sia da riferire all’attività sportiva di Angeli o alla sua sfera personale (ci penseranno i carabinieri ad indagare: nelle prossime ore verrà fatta denuncia), di certo c’è che l’episodio ha messo ko il morale del presidente: «Sono una persona corretta, onesta e seria. La mia passione per il calcio vuole far divertire le persone, così come il mio impegno sul lavoro è per portare lo stipendio ai miei dipendenti e il mio amore per la famiglia è indirizzato a far star bene i miei famigliari. Non mi tiro indietro se c’è da discutere, ma con i fantasmi non mi piace combattere». Insomma, Angeli lascia intendere che potrebbe anche abbandonare il calcio: fra qualche giorno, quando le emozioni si saranno depositate, deciderà con più calma.
Immediata la solidarietà ricevuta dal sindaco di Dro, Vittorio Fravezzi, che ha condannato duramente l’episodio. E la stessa società di Angeli, l’Us Dro, non ha fatto mancare il pieno appoggio al suo presidente: «La società esprime tutta la sua solidarietà al suo primo tifoso, la persona che più di tutte ha profuso energie, risorse e tempo nella storia della Società gialloverde».