Ledro, "Cena preistorica" con 200 commensali
Mamma e figlia di Piacenza vincono il concorso per trascorrere una notte da "primitive" in una palafitta
VALLE DI LEDRO. Sono stati in duecento a provare, domenica sera a Ledro, l’emozione di degustare le prelibatezze della cena preistorica, organizzata sulle rive del lago nell’ambito del Museo della Palafitte, gestito dal Muse di Trento. Un evento che annualmente si ripete ad agosto, aperto dai riti propiziatori degli sciamani e dall’accensione del fuoco con pietra focaia e l'archetto in legno. E a rendere ancora più credibile l’appuntamento, che da quattro anni si ripete in questo paradisiaco angolo turistico del Trentino, è la collocazione nel prato antistante il Museo e le preistoriche palafitte, proclamante patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Ma se per i commensali giunti da ogni parte d’Italia l’emozione si è limitata a degustare piatti di legumi, pane senza lievito, salse di vario tipo, burro creato direttamente sui tavoli agitando dei piccoli contenitori, carne alla griglia e succo di sambuco, per signora Lorena Sorenti, di Piacenza, e la figlia Erika, l’esperienza preistorica si è completata con la possibilità di dormire in una delle palafitte. Un’occasione unica e irripetibile perché riservata esclusivamente al fortunato o fortunata vincitrice del concorso lanciato dal Consorzio Turistico valle di Ledro.
“Il concorso "Una Notte nella Palafitta di Ledro" lanciato in primavera sul sito www.vallediledro.com ha riscosso una partecipazione da record - spiega Maria Demadonna, presidente del Consorzio Turistico Valle di Ledro -: sono state quasi 5.000 le richieste giunte da tutt’Europa, con un incremento superiore al 30% rispetto all'anno passato. Un concorso che piace e che evidentemente stuzzica l'immaginario collettivo, andando ad offrire un'opportunità unica: solo per questa notte infatti la palafitta è accessibile al di fuori dell'orario di visita”.
Insomma a provare l’ebbrezza di riuscire a fare un salto all’indietro nella storia di alcune migliaia di anni, per provare l’esperienza di vivere una notte da uomo preistorico, di fatto un sogno ancestrale di molte persone, di bambini e di adulti accerchiati oggi dalla tecnologia, sono state mamma e figlia di Piacenza. Vestite in abiti preistorici hanno dapprima partecipato alla cena e poi hanno trascorso la notte nella palafitta. “Eravamo già state a Ledro e volevamo provare a tutti i costi questa esperienza” hanno commentato Lorena Sorenti e la figlia Erika, emozionate e divertite dell’esperienza. Protagoniste di quella che potrebbe sembrare la trama di un film o di un cartone animato (ricca è la bibliografia al riguardo) hanno potuto dormire sul tavolato ricoperto di pagliericcio tra le pareti ed il tetto di legno e paglia. Naturalmente a loro disposizione delle ospiti vi erano alcune amenità moderne (coperte o un sacco a pelo), per mitigare, se ritenuto necessario, la piacevole frescura delle nottate della Valle di Ledro, splendida area turistica del Trentino.
[[(Video) "Cena preistorica" per 200 persone a Ledro]]
Vi è poi il signor Luca Papi, di Reggio Emilia, che ha partecipato la famiglia alla sola cena preistorica, come vuole il secondo premio previsto dal regolamento del concorso. “Non ero mai stato in Valle di Ledro - ha chiarito – ma dopo questa esperienza certamente tornerò in vacanza. E’ veramente una località molto piacevole”. Dipendente di una azienda alimentare reggiana, Luca Papi ha una conoscenza diretta del mondo turistico grazie ai genitori che gestiscono una ristorante e un Hotel. Per questi amici-turisti dunque ed anche per gli altri partecipanti alla cena-evento vi è stata la possibilità di effettuare un repentino passo indietro nella storia, per provare a ripercorrere gli stili di vita della popolazione, che oltre 4000 anni fa viveva sul Lago di Ledro, in un territorio sin dalla preistoria carico di vissuto e tradizione.
E proprio su queste opportunità il Consorzio Turistico Valle di Ledro sta lavorando con il Muse di Trento per rendere ancora più affascinante l’appuntamento preistorico. Ne ha accennato il direttore del Muse Michele Lanzingher con Maria Demadonna, il sindaco Renato Girardi e il referente del Museo Donato Riccadonna, affiancato da Eleonora Pisoni e Luca Scoz. Si punta a realizzare una vera e propria "full immersion" nell'Età del Bronzo (3500 A.C - 1200 A.C. circa) ampliando con ulteriori novità il concorso nato su idea di Stefania Oradini e Natalia Pellegrini del Consorzio per il Turismo della Valle di Ledro e reso possibile dalla collaborazione tra Consorzio Turistico Valle di Ledro, Muse di Trento e Museo delle Palafitte di Ledro con il patrocinio dell'Assessorato al Turismo del Comune di Ledro.