Ladri in azione alla piscina di Gardolo
L'allarme della struttura gestita dall'Asis li ha messi in fuga
TRENTO. Irruzione con mistero quella compiuta attorno all'una della notte tra venerdì e sabato nella piscina di Gardolo gestita dall'Asis. Ignoti - verrebbe naturale chiamarli ladri, ma per il momento non risulta mancare nulla all'interno della struttura sportiva - sono riusciti a introdursi all'interno dell'edificio con modalità ancora non del tutto chiare, dal momento che non risultano segni d'effrazione sulle porte che danno accesso dall'esterno, e poi hanno girovagato per gli uffici. Una "passeggiata" durante la quale i misteriosi visitatori hanno forzato ben otto porte per poter introdursi nei vari uffici, due dei quali ospitano le sedi delle società Buonconsiglio Nuoto e Snd Nuotatori Trentini. «Forse cercavano denaro - commenta l'ingegner Roberto De Carli, responsabile degli impianti natatori della Azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi del Comune - ma forse ignoravano che nei nostri uffici denaro non ce n'è». Anche l'attrezzatura informatica, quella sì presente nei locali, sarebbe tutta al proprio posto e non avrebbe subito alcun danno. «Lunedì - continua De Carli - i tecnici controlleranno ogni singolo computer per escludere che i software possano essere stato in qualche modo manomessi». E siccome la stupidità umana non ha confini, i responsabili dell'azienda, oltre a fare la conta dei danni e l'inventario di tutto, si sono premurati di compiere anche approfonditi controlli nelle piscine. «Abbiamo verificato che non fossero state gettate delle sostanze nelle vasche e che non vi fosse nulla di anomalo nella composizione chimica dell'acqua. La sicurezza degli utenti è in cima alle nostre priorità. L'irruzione notturna ha fatto scattare l'allarme e ha provocato l'accensione automatica delle luci di alcune aree del complesso. Illuminazione che potrebbe rendere meglio riconoscibili i volti degli "incursori", forse ripresi dalle telecamere di sicurezza. Ieri mattina, intanto, i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche hanno compiuto dei rilievi all'interno dei locali: uno degli ignoti "visitatori" s'è tagliato e ha lasciato tracce di sangue. Tracce che potrebbero essere un'arma in più per gli investigatori.
La visita subita l'altra notte, pur con danni tutto sommato limitati, preoccupa l'ingegner De Carli, anche perché non è certo la prima.
«Lo scorso anno - spiega - ignoti avevano rubato al bar dell'impianto e anche precedenza avevamo subito visite sgradite. Vorrà dire che presteremo molta più attenzione alla sicurezza».
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