VALLE DI FASSA

La Ual torna alla carica: «Comune unico fassano»

Un super-ente locale, eventualmente con le deleghe del Comun general


di Gilberto Bonani


MOENA. Un comune unico in Valle di Fassa. La Ual (Unione autonomista ladina) rilancia il suo obiettivo nel corso di una conferenza stampa. Un appuntamento, la fine del mese di luglio, e una sede, l'Hotel Faloria di Moena, non casuale per indicare che la politica non va in vacanza e che è vicina al mondo del lavoro.

Proprio mentre in Altanaunia procede la strada verso l'unificazione di cinque comuni.

«Semplificare il quadro amministrativo – spiega Manuel Farina, segretario politico del movimento – è una meta da raggiungere senza imposizioni ma immaginando e costruendo dal basso una nuova organizzazione amministrativa. L'obiettivo non è solo legato a realizzare economie di scala ma anche, e soprattutto, rendere più efficiente l'azione degli amministratori. Infine c'è un terzo vantaggio, spesso non considerato. La creazione di un'unica entità al posto degli attuali sette comuni aiuterebbe a selezionare una nuova classe dirigente potendo contare su un bacino di voti più ampio ma con l'attenzione di dare rappresentanza a tutti, anche alle piccole realtà».

Insomma la Ual intende cambiare scenario per il futuro puntando anche sul ricambio generazionale: «I sessantenni – continua Farina - hanno vissuto la realtà comunale, i quarantenni sono sensibili alla problematica mentre i giovani non hanno nostalgie. Il futuro è dalla nostra parte».

Dal punto di vista istituzionale il consigliere ladino Beppe Detomas non ne fa un problema: «Non avrebbe senso mantenere una Comunità di valle e un comune unico, i due enti sarebbero perfettamente sovrapponibili trasferendo le deleghe attuali e future del Comun general alla nuova entità. L'obiettivo che la Ual si pone è di prospettiva, e richiede una crescita in consapevolezza di tutta la valle, non dettata da eventuali incentivi economici o da timore per una remota cancellazione delle comunità di valle. Ricordo, a questo proposito, che il Comun general de Fascia rappresenta la punta di diamante per la difesa della nostra minoranza, quindi è fuori da ogni discussione un ritorno al passato». Insomma un super-ente locale che riassumerebbe tutte le funzioni attualmente attribuite a comuni e comunità. E per confermare che la Ual è la prima a credere a un governo unico della valle, l'annuncio che il movimento sta già studiando un programma per le prossime elezioni di comunità a cui si presenterà con il proprio simbolo insieme a tutte le persone che vorranno condividere il percorso. La Ual invece non sarà presente direttamente nelle singole consultazioni dei comuni: «Auspichiamo un confronto elettorale di alto profilo e tensioni di bassa intensità» ha concluso Manuel Farina.

Il movimento ladino conferma poi il “sì” alla tassa di soggiorno con il vincolo che le somme raccolte rimangano in gran parte in valle e siano amministrate dal Comun general. Sul tema delle risorse economiche, nota dolente in tempo di crisi, il consigliere Detomas ha annunciato l'istituzione di un capitolo all'interno del bilancio regionale dedicato espressamente a finanziare opere legate alla tutela della minoranza ladina.













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