La Lega: "Moschea, Dorigatti sbaglia"
Savoi contro il presidente del Consiglio provinciale: "Scarsa sensibilità nei confronti dei trentini"
TRENTO. Critiche al presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti, per la partecipazione alla chiusura del Ramadan vengono avanzate dalla Lega Nord. "E' intervenuto - ricorda il consigliere Alessandro Savoi - per portare il saluto del Trentino ai 'nuovi cittadini trentini', evidenziando una scarsa sensibilità nei confronti della maggioranza di coloro che sono veramente cittadini trentini e non solo degli ospiti temporanei, spesso poco integrati culturalmente e socialmente".
"Il presidente Dorigatti - prosegue Savoi - dovrebbe sapere che la cittadinanza italiana (compresa quella trentina) si acquisisce solo al termine di un lungo percorso decennale, dove l'interessato deve dimostrare di essersi pienamente integrato nella comunità che lo accoglie, di conoscere e rispettare leggi, usi e tradizioni del posto, oltre che la lingua.
Un percorso che non ammette scorciatoie, come vorrebbero tanti esponenti del centro sinistra a caccia di facile consenso elettorale. In realtà chiuse come quella islamica (che rivendica sempre strutture a sua immagine e somiglianza, a partire dalla moschea un luogo religioso che di fatto è un volano per la propaganda culturale, religiosa e, spesso, di fanatismo integralista) è difficile intravvedere una reale volontà d'integrazione".
"Dorigatti - conclude Savoi - sogna un Trentino che esiste solo nella fantasia degli esponenti del centro sinistra, dove si reclama diritti per tutti gli 'ospiti' e doveri solo per la popolazione residente".