La giunta costa 3 milioni all'anno
Presidente e assessori prendono molto meno dei colleghi altoatesini
TRENTO. La giunta provinciale ci costa 3 milioni e 176 mila euro all'anno. In questa cifra sono comprese anche le spese di rappresentanza e quelle per il funzionamento della giunta. Tra indennità di carica degli otto assessori e del presidente, il costo nel 2010 è stato di 2 milioni e 24 mila euro lordi. A Bolzano, però, le indennità dei membri della giunta sono molto più alte. I compensi dei membri della giunta provinciale sono parametrati su quelli dei consiglieri provinciali. L'indennità di un consigliere attualmente è di 14.359 euro lordi. Secondo la legge numero 13 del 1976, il presidente della giunta prende il 50 per cento in più rispetto a un consigliere semplice. Il vicepresidente e gli assessori hanno una maggiorazione del 30 per cento. Oltre a questo, chi non fa parte del Consiglio provinciale, ovvero tutti tranne il presidente e il vice Alberto Pacher, riceve lo stesso trattamento economico e previdenziale dei consiglieri. In altre parole, il presidente Dellai percepisce il 50 per cento più di un normale consigliere e tutti gli altri il 30 per cento in più. Stipendi alti, visto che il presidente è intorno ai 9 mila euro al mese e un assessore si colloca sugli 8 mila. A Bolzano, però, le indennità della giunta sono molto più alte. Il presidente altoatesino Luis Durnwalder, prende il 90 per cento in più di un normale consigliere, ovvero 2 mila e 700 euro al mese più di Dellai. Il presidente trentino è superato anche da un semplice assessore di Bolzano, sia pur di «solo» 660 euro. In Alto Adige il vicepresidente ha una maggiorazione del 75 per cento, mentre gli assessori prendono il 65 per cento in più dei consiglieri. Insomma il governatore riceve lo stipendio di un manager di un'azienda di medio-piccole dimensioni. Da ricordare che la giunta trentina per prima in Italia si è ridotta l'indennità del 10 per cento con una legge provinciale del 2005. Ma le spese dirette per la giunta non finiscono qui. Nel conto consuntivo ci sono anche 425 mila 700 euro per le spese previste dall'articolo 2 della legge 24 del 1992, ovvero per i rimborsi di viaggi effettuati per ragioni d'ufficio. Da notare, particolare curioso, che la legge non prevede per gli assessori esterni il trattamento previdenziale come per gli altri, quindi devono pagarsi una pensione privata. Il bilancio prevede anche un fondo di 43 mila euro per le spese riservate al presidente. Si tratta di un fondo senza rendiconto che serve per piccole liberalità o altre spese minute che si possono rendere necessarie. Oltre a queste ci sono 182 mila euro per le spese di rappresentanza della giunta. Si tratta di soldi destinati ad omaggi a visitatori istituzionali e altre spese del genere. Il tutto porta il capitolo a 3 milioni 176 mila euro. A Bolzano seguono una linea diversa. Se è vero che i singoli amministratori percepiscono un compenso molto più alto dei colleghi trentini, è anche vero che i costi complessivi sono più bassi. Questo è dovuto essenzialmente a due fattori. Il primo si chiama porta girevole. In Trentino la legge del 2005 prevede l'incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di consigliere. Solo il presidente e il vicepresidente della giunta provinciale possono far parte del Consiglio. Considerando che per legge la giunta è composta di 8 assessori più il presidente e che in questa legislatura c'è un assessore esterno, ci sono sei consiglieri in più rispetto a Bolzano. Il loro costo sfiora il milione di euro all'anno. A Bolzano, invece, tutti i componenti della giunta fanno anche parte del Consiglio. Il secondo fattore che fa lievitare i costi del Consiglio provinciale di Trento rispetto a quello di Bolzano è costituito dalle spese per il personale dei gruppi. A fronte di risorse simile per il funzionamento dei gruppi, il Consiglio di Trento assume anche i dipendenti delle formazioni politiche con un contratto a tempo determinato di 5 anni. La spesa è di un milione e 180 mila euro all'anno per lo stipendio di 33 persone. A Bolzano, invece, i gruppi il personale se lo devono pagare con i soldi stanziati per il loro funzionamento e questo crea il risparmio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA