La crisi soffia sui parcheggi blu
Incassi in calo del 5,9%. Maffioletti: «Il piano sosta fa acqua da tutte le parti»
TRENTO. La crisi soffia anche sui parcheggi a pagamento: nel 2012 gli incassi a Trento sono calati di quasi il 6 per cento, meno 170 mila euro (-5,9%). A dirlo è un’indagine di Trentino Mobilità sull’occupazione degli stalli blu, presentata alla commissione ambiente del Comune. Uno studio che l’assessore Michelangelo Marchesi aveva commissionato annunciando la volontà di procedere a una differenziazione dei ticket per i parcheggi a seconda del grado di occupazione, come avviene già in molte città in Italia e all’estero.
La zona dove è più difficile trovare parcheggio è naturalmente quella a ridosso del centro storico, dove il tasso di occupazione supera in media il 90%. A mano a mano che ci si allontana dal cuore della città e ci si spinge nelle aree più periferiche, la caccia al parcheggio diventa più semplice e si trovano posti liberi anche nelle ore di punta.
Sull’argomento interviene la consigliera Gabriella Maffioletti (Insieme per Trento), secondo la quale il calo degli incassi «è la logica conseguenza di una progettualità politica insensata portata avanti fino ad oggi dall’amministrazione pur in un momento di recessione economica». Maffioletti capeggia un comitato che si batte contro l’estensione delle zone a pagamento attraverso numerosi ricorsi. «Il piano sosta fa acqua da tutte le parti», denuncia, «i parcheggi liberi vengono destinati agli ambulanti o ridotti per i cantieri e i parcheggi di attestamento sono ancora nel limbo». «E sul Comune pende come un macigno l'attesa per la sentenza della Cassazione sull’estensione dei parcheggi blu».