La Corte del Tipico 700 metri quadrati zeppi di eccellenza

L’Associazione Agraria inaugura domani gli spazi rinnovati dove si può acquistare e degustare con chef e sommelier



RIVA. L'Associazione Agraria inaugura domani alle 14,30 la rinnovata Corte del Tipico: 700 metri quadrati dedicati all'offerta dei prodotti tipici del territorio, grazie all'alleanza con altre tre cooperative: Valli del Sarca, che oltre ad essersi accollata per intero la copertura del settore agricolo offre alla vetrina rivana la varietà della sua frutta; la Copag di Stumiaga che copre il settore degli ortaggi a cominciare dalle lanciatissime patate del Bleggio ed infine la Valle di Gresta, ormai saldamente insediata nell'olimpo della qualità grazie alle produzioni biologiche.

Il percorso interno organizzato da Emanuela Corradini, supervisore del marketing dell'Agraria, parte proprio dalla frutta e verdura, apre sulle conserve ed un tipo di miele che porta il marchio dell'Agraria, prosegue nella rinomata macelleria Bertoldi e nel banco dei formaggi ampliato ad offrire una sintesi delle lavorazioni artigianali di buona parte della provincia, con qualche incursione nelle zone limitrofe (come un Emmental di Tremosine). Dopo le birre artigianali, con produzioni di Mori, di Daiano e di Cuneo, arriva la confermata rassegna delle grappe, con particolare attenzione alle Pisoni (la distilleria di Sarche lavora tutte le vinacce prodotte dalla cantina).

Poi il cuore della proposta: la cantina, 150 metri quadri dedicati alla produzione dell'Agraria, alle bollicine Trentodoc, ai classici bag-in-box ed al reparto delle sette qualità di vino sfuso, seguita dalle boutiques dell'olio extravergine: il lusso della linea Dop, Uliva 1111 e Uliva, l'Imperiale e l'Italico per la linea famiglia, la linea 46° parallelo, che comprende la qualità Bio ed il pluripremiato Monovarietale. Al centro della parata di scaffali che espongono vino ed olio una serie di tavolini, per una trentina di posti a sedere, di fronte al banco piazzato all'uscita della cucina. Né ristorazione né bar, solo zona accoglienza e degustazione: perché l'Agraria -ha ripetuto il presidente Planchenstainer- punta decisamente sugli assaggi: carne salada, formaggi e salumi, frutta e verdura, strudel, il tutto abbinato al vino ed all'olio che meglio risaltano i differenti sapori con chef e sommelier sempre a disposizione degli ospiti per richiamare la loro attenzione sulle specificità d'un prodotto che poi, se vorranno, potranno acquistare a ragion veduta: appena saranno mature (questione di settimane) s'annuncia un crostino alla ciliegia accompagnato da un dito di moscato.

Ieri mattina il presidente Giorgio Planchenstainer, il suo vice Graziano Santoni ed il direttore Massimo Fia, presentando la nuova Corte del Tipico, hanno sfoderato un pizzico di orgoglio ed un robusto mix di timori e speranze. L'orgoglio deriva dall'essere riusciti a mettere insieme quattro cooperative intorno alla vetrina per la valorizzazione dei rispettivi prodotti tipici, superando anni di isolazionismo e contrapposizioni. I timori derivano dai venti di crisi che soffiano oggi molto più impetuosi rispetto a dodici mesi addietro, quando è decollato il progetto della svolta dell'Agraria rivana; la speranza è che, vista l'accoglienza riservata da locali ed ospiti alla prima corte del tipico, anche la versione potenziata possa soddisfare la attese dei soci.













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