La casa del futuro si scalda da sè

In un anno una spesa energetica di soli 40 euro: il «miracolo» al Varone



RIVA. Una casa che per ospitare un anno intero la famiglia che la abita richiede l'energia di un metro cubo di gas metano. Misura convenzionale, perchè in realtà quel fabbisogno energetico nella abitazione della famiglia Caceffo-Armanini è fornito da circa 3 quintali di legna «sintetica», i tronchetti ricavati da scarti di lavorazione del legname. Un costo inferiore ai cinquanta euro. Il resto viene dal sole (pannelli solari per l'energia elettrica e riscaldare l'acqua, ma anche gli ambienti interni con le grandi vetrate) e da una serie di accorgimenti costruttivi di assoluta avanguardia ma oggi alla portata di tutti. Messi in opera fin dalla progettazione, ovviamente.

La palazzina, molto semplice nell'aspetto esterno, è perfettamente isolata a partire dalla fondamenta. Materiali che avvicinano a zero la dispersione termica in ogni direzione. E serramenti a tenuta stagna: il modesto ricambio di aria necessario è garantito in continuità da un impianto fatto di tubature particolari che garantisce il recupero del calore dall'aria in uscita per riscaldare quella in ingresso. Con tutti in casa - spiega la signora Raffaella Armanini - il solo calore corporeo è sufficiente per mantenere l'intero edificio a temperature confortevoli. Il problema è che sia lei che il marito lavorano, e al rientro a sera trovano una temperatura un po' troppo bassa. E' in quel momento che danno allo loro casa una «spintarella» con l'unico innesto di energia da combustibili che utilizzano in tutto l'anno: accendono una piccola stufa alimentata a ceppi di truciolame. Che basta per ristabilire in breve tempo un equilibrio termico sufficiente ad affrontare al meglio sera e nottata seguente.

Un «miracolo» di tecnica costruttiva, tecnologia dei materiali e strumenti in grado di sfruttare le fonti rinnovabili. Con una logica che è eliminare ogni spreco e attingere dall'ambiente tutto quello che in termini di energia e di calore può dare.  La loro casa è frutto di una passione assolutamente pionieristica di Massimo Caceffo, geometra, che nel realizzare la casa di famiglia in via Cartiere a Varone ha voluto renderla il più possibile indipendente dal punto di vista energetico. Ci è riuscito talmente bene da avere conquistato una raffica di premi: ha vinto il riconoscimento «Meglio far meglio» come miglior edificio a risparmio energetico nazionale, poi per primo in Italia ha ricevuto l'attestato tedesco di «Casa passiva». Ora, ieri, è stato premiato con l'attestato «Casa Clima Gold Plus»: è il primo edificio in Trentino a riceverlo.  Alla cerimonia hanno preso parte anche i sindaci di Riva ed Arco, Mosaner e Betta, col vicedirettore di Casa Clima Norbert Lantschner a consegnare l'attestato. I due comuni sono interessati alle soluzioni Casa Clima per prevederne il sostegno nelle edificazioni del futuro.













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