L'APPUNTAMENTO

L’orgoglio alpino a Vermiglio

La pioggia non ha fermato il pellegrinaggio in Adamello. Rossi: «Voi esempio di solidarietà»



VERMIGLIO. La pioggia non ha fermato il 53esimo pellegrinaggio degli alpini in Adamello, organizzato dall'Ana di Trento e della Valcamonica, giunto ieri alla sua conclusione con il raduno finale a Vermiglio, a due passi dal passo del Tonale e al cospetto delle cime sulle quali si è combattuta la Guerra bianca.

Dopo la sfilata per le vie del paese, la cerimonia si è aperta con i saluti di Maurizio Pinamonti, presedente della sezione Ana di Trento. Presenti a Vermiglio anche il governatore del Trentino Ugo Rossi, assieme all'assessore Carlo Daldoss, e in rappresentanza del Parlamento italiano il senatore Franco Panizza.

«Un momento importante, - ha detto Rossi - dedicato a tutti i caduti di tutte le guerre, a prescindere dalla divisa che vestivano. Un'occasione per ribadire, a cento anni dalla tragedia della Prima guerra mondiale, i valori in cui crediamo, che sono anche quelli degli alpini, impegnati con convinzione e coraggio in tutti gli scenari in cui vi sia bisogno del loro aiuto: i valori della solidarietà, della pace, del volontariato, del dialogo e della convivenza, quegli stessi valori che ribadiremo nella prevista adunata nazionale degli alpini di Trento. Valori, lasciatemi aggiungere, che rappresentano oggi l'antidoto più prezioso di cui disponiamo all'odio seminato dal terrorismo e dall'intolleranza. C'è una via diversa per guardare al futuro, ed è questa la via che vogliamo indicare alle future generazioni».

Rossi ha poi ricordato il grande ruolo sociale delle penne nere: «Ci aiutate soprattutto voi Penne nere, con il vostro esempio, con l’attenzione che dedicate a chi ha bisogno del vostro aiuto. Lasciatemi citare - ha detto il governatore del Trentino - qui almeno la casa dello sport Tina Zuccoli a Rovereto sulla Secchia, in provincia di Modena, ricostruita dopo il terremoto grazie al prezioso contributo di molti volontari della sezione ANA di Trento e della Protezione civile, con circa 25.000 ore di lavoro gratuito; ma ricordo anche altri interventi, in Sri Lanka, dopo lo tsunami, in Kosovo, durante le guerre balcaniche, e un po’ ovunque in Italia quando bisognava dare una mano, portare soccorso a chi era stato colpito da una calamità naturale, ricostruire. La nostra risposta, la nostra “marcia in più”, dev’essere sempre la stessa: la solidarietà alpina», ha concluso l’intervento Ugo Rossi.

Gli ha fatto eco il senatore Franco Panizza, che ha ringraziato gli alpini per la loro capacità di costruire "ponti", legami di amicizia che durano nel tempo. "Qui hanno avuto luogo alcuni dei momenti più tragici della Grande guerra - ha detto - ma sull'uno e l'altro versante del passo del Tonale oggi siamo assieme, siamo uniti per costruire un futro migliore, oltre ogni nazionalismo".

Dedicata quest'anno al tenente Pier Giacinto Paribelli, la cerimonia che chiude il pellegrinaggio in Adamello è proseguita con la Santa Messa e quindi con un tradizionale momento conviviale.













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