«L’aumento dell’Iva? E’ uno strangolamento»

Il presidente di Assonet, Roman: «Anche in Trentino i negozi e le botteghe stanno via via scomparendo»



TRENTO. «In questi giorni si discute se aumentare l’Iva a luglio o subito dopo l’estate. In entrambi i casi per il commercio in sede fissa significherà lo strangolamento. L’aumento dell’Iva, dal 21% al 22%, rappresenta solo l’ultima tegola che si abbatte sulla categoria. I commercianti non modificheranno prezzi e cartellini della merce già acquistata e questo significa che dovranno sobbarcarsi l’ennesimo costo». Ad affermarlo, in una nota, è Luca Roman, neopresidente dell’Asso.net, l’Associazione di negozianti trentini.

L’appello di Roman è dunque quello di fermare l’impennata del balzello. «La nostra categoria vive di consumi - dice - e portare l’Iva al 22% significa non solo provocare un’ulteriore frenata della ripresa della spesa da parte delle famiglie, ma anche un ulteriore aggravio sulle spalle di un comparto ormai palesemente tartassato Ricordiamoci - sottolinea - che l’Imu sugli immobili commerciali si continuerà a pagare». Intanto, anche in Trentino, come sottolinea la nota della Confesercenti, botteghe e negozi di abbigliamento, stanno via via scomparendo. Sono sempre di più gli esercizi che chiudono perchè i commercianti non ce la fanno.













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