Indennità, superate le 5 mila firme

Adesioni all'appello anche con i tagliandi: in redazione ne sono arrivati 800



TRENTO. Sfondano quota 5 mila le firme all'appello lanciato dal «Trentino» ai politici provinciali perché si riducano l'indennità. Sono per l'esattezza oltre 5.200 le adesioni, più di 4.400 arrivate on line sul sito del giornale, altre 800 con i tagliandi che pubblichiamo ogni giorno. Sommate alle 3.200 firme raccolte in Alto Adige, si tratta di quasi 8.500 cittadini che chiedono un segnale ai loro rappresentanti.  Che la campagna abbia colpito nel segno lo dimostrano le centinaia di tagliandi arrivate in poche settimane. C'è chi infatti - anziani ma non solo - non aveva la possibilità di firmare via internet e ci ha chiesto di poter aderire in modo più tradizionale. C'è addirittura chi ha chiamato dal bar, per chiedere come poteva fare. Abbiamo così deciso di introdurre i tagliandi, che richiedono anche maggiore convinzione, quantomeno il costo del francobollo o il tempo di venire in redazione.  In un momento di crisi come quello che tante famiglie stanno vivendo, l'appello chiede un gesto forte, di esempio per i cittadini e le altre istituzioni: ridurre del 10% l'indennità dei consiglieri (14 mila euro lordi) e del 20% quella degli assessori. Un risparmio - è la proposta - che andrebbe ad alimentare un fondo per anziani, famiglie in difficoltà e giovani in cerca di lavoro.  Tra le tante adesioni ci sono quelle di partiti politici (come Idv, Sel e Prc), di esponenti politici (il senatore Pdl Giacomo Santini, il consigliere provinciale Idv Bruno Firmani), consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti, sindacalisti, rappresentanti dei consumatori e del volontariato, ambientalisti, giornalisti. Tante le proposte sul tavolo, da chi chiede di ridurre le indennità a chi propone di tassare la diaria o di tagliare i rimborsi. Il governatore Lorenzo Dellai ha detto di essere favorevole a una «significativa riduzione» del trattamento economico di consiglieri e assessori. Il presidente del consiglio Bruno Dorigatti (che si è autoridotto l'indennità di carica del 25%) ha annunciato una doppia commissione - tecnica e politica - per arrivare ad un testo unificato da portare in consiglio regionale. Metà settembre è la data entro cui il vicepresidente Marco Depaoli ha promesso una decisione.

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